Verso la finale, senza Cuadrado…

Per i pochi che non se ne fossero accorti: è un fenomeno vero. Per come corre, per come tira, per come dribbla, per la semplicità con cui si mette a disposizione della squadra, perché gioca in ruoli diversi (compreso il terzino puro) e soprattutto perché non lo fa pesare. Più passa il tempo, più Cuadrado diventa un giocatore diverso dagli altri: merito anche della Fiorentina, che ha saputo pescarlo nel Lecce e farlo diventare quello che è ora, merito di Montella che lo ha aiutato a trovare il meglio di se stesso. A sei giorni dalla finale aumentano perciò in modo esponenziale i rimpianti per non vedere Cuadrado in campo contro il Napoli: colpa dell’ammonizione _ evitabilissima _ rimediata al minuto 92 di Fiorentina-Udinese, semifinale di ritorno di coppa. Un leggero, inutile tocco di mano innescato probabilmente dal santo protettore di Benitez.

Responsabilità del giocatore in trance agonistica e con la memoria in tilt? O di chi non gli ha ricordato - con tutta l’attenzione del caso - la diffida prima della partita? I fatti ricordano che a caldo Cuadrado aveva mostrato stupore e rammarico essersi beccato un giallo così pesante senza conoscerne gli effetti. Guaio gigantesco, confini sottilissimi, probabile imbarazzo nel tornare sull’argomento che tanta amarezza ha già provocato all’interno della Fiorentina.

Montella è rimasto nel vago, sostenendo però che il giocatore era informato: nei minuti finali, si sa, possono saltare molti schemi. Di sicuro le comunicazioni interne - degli addetti alla squadra o del medesimo Cuadrado? - hanno funzionato malissimo. Come giocarsi dunque la partita più importante della stagione senza il giocatore più in forma di tutti? Complici le difficoltà di Matri, nelle ultime settimane Montella ha preparato la Fiorentina all’assenza di un attacco «normale»: Ilicic che parte da dietro (e fa anche il falso nove), più due punte veloci pronte ai tagli. 

Un progetto che le doti personali di Cuadrado hanno reso più efficace. Da oggi a sabato cambieranno tante situazioni, magari anche Matri potrà tornare in gara. E Rossi? Qui Montella allargherebbe le braccia. Un problema e una speranza alla volta.

La Nazione