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La Repubblica: Pepito titolare in finale al 20%

Pepito ha in mente il rientro col Bologna. Più indietro Mario Gomez

Redazione VN

All'attacco senza l’attacco, è il paradosso Fiorentina. Dalla coppia più forte della Serie A (Rossi e Gomez) al quasi niente mescolato alle speranze. Non è facile per Montella pensare alla squadra che affronterà il Napoli in finale di Coppa Italia. (...)

Gli occhi di tutti sono puntati su Rossi e Gomez. Sono guariti, però il resto è tutto un’incognita. Pepito da questa settimana dovrebbe forzare un po’ e provare anche i contrasti con l’obiettivo di essere in campo sabato a Bologna. L’ultimo test prima della finale. A uno con il suo fisico non serve troppo tempo per rientrare in forma. Se gioca non sarà al cento per cento della condizione, ma può dare una mano. Nessuno si sbilancia, però l’ottimismo dei giorni scorsi si è trasformato in un pragmatico realismo. Oggi Rossi ha il 20% di probabilità di essere in campo dall’inizio. Sempre meglio di niente. In ogni caso tutto è legato alla partita di sabato a Bologna e alle eventuali risposte del ginocchio.

Molte più basse le probabilità (5%) che contro il Napoli parta titolare Mario Gomez. Non si è ancora allenato con i compagni — può darsi che lo faccia nei prossimi giorni — e sembra più indietro rispetto a Rossi. Anche nel suo caso l’obiettivo è portarlo almeno in panchina a Bologna. E poi in panchina contro il Napoli. Non si sa mai.

In questo quadro, non certo esaltante, Montella continua a lavorare su quello che ha. Matos e Matri, ma anche Ilicic e Joaquin. Già, perché con il Napoli non ci sarà nemmeno Cuadrado, un problema in più. L’ex del Milan (40%), malgrado tutto, sembra un passo più avanti del giovane attaccante brasiliano (35%). Però sono solo ipotesi visto che nei prossimi dieci giorni potrebbe cambiare tutto. Matri anche contro la Roma è partito dalla panchina, ma può darsi che sia un calcolo e non sfiducia. Montella sa cosa può dare e sa come sta fisicamente, quindi è possibile che abbia puntato su Matos per farlo crescere sia di testa che nel gioco. Il suo obiettivo è portare tutti a Roma nella migliore condizione possibile. E poi farà le sue scelte. Tre, al momento, i punti da sciogliere. Il trequartista (in ballo Borja Valero e Ilicic), il centravanti (ballottaggio tra Matri, Matos e Rossi) e la seconda punta (in corsa Matos e Joaquin). Mica poco. E il tempo stringe. Bologna è il prossimo passaggio, poi sarà tutto nella testa di Montella. Che, detto fra noi, meritava di arrivare a questa finale con un’altra Fiorentina.

la Repubblica