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Vento nuovo per ripartire

Il commento a salvezza raggiunta di Benedetto Ferrara 

Redazione VN

Una porta sbattuta alle nostre spalle. Un frastuono: Sbang. Via da qui, da questo immenso nulla. Sbang. Siamo fuori, sì. Fuori dalla malinconia, dalle paure e dagli isterismi. Basta. Perché la serie A è salva. Ma la vera notizia è un´altra: questa "finta" Fiorentina da oggi non esiste più.

Questa è la grande speranza che da oggi somiglia a un vento nuovo. Ci siamo sempre chiesti come mai la proprietà ci abbia messo così tanto tempo a reagire di fronte alla decadenza padrona degli ultimi due anni di Fiorentina. Ma questo adesso poco importa. Quello che conta è aver deciso di prendere una strada diversa. E allora basta vivere senza programmazione, basta coi procuratori padroni, basta coi giocatori egoisti e pigri, basta considerare questa squadra un comodo e lussuoso luogo di pensione o di passaggio per un altrove.

A Lecce la Fiorentina ha salvato la serie A, ma la dignità certo salva non è. Dire che serve fare tabula rasa è sicuramente molto demagogico, ma anche decisamente realista. In questi anni ci siamo accaniti su tutto e divisi sul niente. Giocatori inutili, allenatori soli, dirigenti arroganti. E poi isterismi, vendette, punizioni e parole pesanti. Io sto con quello, quello sta con quell´altro: una grande rissa di parole e rancori intorno a una Fiorentina che non c´era. Da quanto tempo aspettavamo il momento di tirare una riga e andare a capo? Beh, da questi due anni qualcosa dietro ce la porteremo. C´è uno 0-5 da vendicare (sportivamente, prima o poi). C´è uno stadio deserto che grida vendetta. C´è qualche giocatore giovane interessante e tutti gli appunti presi su come non bisogna fare per vivere il calcio con entusiasmo e felicità. Ora c´è voglia di facce nuove, occhi entusiasti, lavoro serio e duro. E poi quel senso di appartenenza di cui noi non possiamo fare a meno. Sì, da oggi la società deve lavorare in quella direzione per rimettere in moto un motore spento troppo tempo fa. E allora sbang, ricominciamo da qui. (Benedetto Ferrara - La Repubblica)