stampa

Una vittoria per il futuro: il piano dei Della Valle

Certe vittorie non vengono mai per caso, partite come questa vanno lette e interpretate per andare oltre un risultato inatteso, esaltante e straordinario al tempo stesso. Il Miracolo di Milano …

Redazione VN

Certe vittorie non vengono mai per caso, partite come questa vanno lette e interpretate per andare oltre un risultato inatteso, esaltante e straordinario al tempo stesso. Il Miracolo di Milano (chiamiamolo così anche se nel calcio i miracoli non esistono) non vale soltanto tre punti fondamentali per tirare il fiato della classifica, ma è soprattutto un forte segnale di discontinuità da una stagione maledetta e un ponte con un futuro già cominciato.

Diego e Andrea Della Valle si sono ripresi la Fiorentina e questa ritrovata certezza dilata l’importanza dell’impresa di San Siro. I tre giorni che hanno cambiato la rotta viola sono iniziati giovedì con il «Discorso dei campini» di Andrea Della Valle. Parole chiare, decisive, accorate. Questa proprietà non molla e ha voglia di ripartire su basi nuove, con uno spirito diverso, positivo e propositivo, in armonia e con la collaborazione di tutte le componenti. Tifosi compresi. Dopo le parole sono arrivati i primi fatti.

In un ufficio di viale Manfredo Fanti Andrea Della Valle, Cognigni e Mencucci hanno già disegnato il piano di lavoro che dovrebbe portare nel giro di pochi giorni un personaggio del calcio internazionale nel posto che fu di Pantaleo Corvino e un altro dirigente in un ruolo chiave.

Probabilmente entro la prossima settimana i quadri tecnico-dirigenziali saranno completati per passare poi alla fase due a salvezza raggiunta: la scelta dell’allenatore e le strategie di un mercato quantitativamente e qualitativamente importante.

Il piano ha, naturalmente, l’approvazione di Diego Della Valle che alla faccia di chi ha sempre parlato di un suo disimpegno, si è presentato venerdì sera nel ritiro della Fiorentina per il «Discorso di Milano». Erano due anni che non entrava in contatto con la squadra e il segnale è stato chiaro. Si riparte. Buon viaggio.

Enzo Bucchioni - la Nazione