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Un tesoro da difendere

E’ partito il tormentone su Jovetic, ma la Fiorentina lo ha blindato.

Redazione VN

Il mercato fa già rullare i suoi tamburi di carta seguendo logiche primitive ma spietate, secondo le quali un giovane potenzialmente fortissimo non può restare in una squadra che si è continuamente rimpicciolita nei risultati. Per questo Jovetic è di gran moda sui giornali sportivi, soprattutto su quello più ferrato sulla Juve che lo sbatte un giorno sì (e l’altro pure) nei titoli di mercato prefigurando golosità ben pagate. Da qui a luglio sarà un tambureggiare di novità scritte con l’inchiostro ispirato da informazioni più o meno vere, o ipotesi fantastiche con tasso di attuazione inversamente prorzionale alla grandezza dei caratteri nei titoli. Da qui al 13 maggio Jovetic dovrà invece contribuire alla salvezza della Fiorentina, alla quale ha dato la sua spinta con dodici reti, le ultime segnate il 5 febbraio contro l’Udinese. Da allora stop. Un nuovo infortunio muscolare (4 marzo) lo ha tenuto fermo tre partite, fino al ritorno domenica scorsa a Marassi: un rientro forse depotenziato per il timore di ricadere nella fragilità muscolare, da cinque e mezzo in pagella con mezzo voto in più per la stima, anche se uno come Jovetic fa comodo avercelo anche al cinquanta per cento. Non foss’altro perché un paio di difensori restano bloccati su di lui.

Il tormentone su Jo Jo entrerà nella fase viva da giugno in poi, anche se teoricamente non ci sono ingredienti per avviarlo: c’è un rinnovo firmato fino al 2016, Jo Jo ripete che vuole restare, il suo procuratore Ramadani smonta le voci che voglio Stevan un giorno alla Juve e l’altro chissà dove. La società si è nel frattempo esposta in un modo che renderebbe inaccettabile qualsiasi retromarcia: «La Fiorentina del futuro nascerà intorno a Jovetic», parole di Andrea Della Valle. Che a suo tempo aggiunse: «Cosa possiamo fare di più? L’abbiamo blindato e lui vuol restare. Per noi il caso è chiuso».

Una variabile potrebbe essere l’addio di Corvino, legatissimo al manager Ramadani (e viceversa), così tanto da preparare sottotraccia l’operazione-simbolo dello scorso autunno? Vedremo quando e se questa novità potrà influire. Nel frattempo la Fiorentina ha il dovere di essere sempre più credibile agli occhi di Jovetic.

Angelo Giorgetti - La Nazione