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Un passo indietro, senza alibi

La Fiorentina torna da Udine con qualche certezza in meno e diversi punti interrogativi in più. Non basta lo scoppiettante inizio di partita — Cuadrado fenomeno nel suo ex stadio …

Redazione VN

La Fiorentina torna da Udine con qualche certezza in meno e diversi punti interrogativi in più. Non basta lo scoppiettante inizio di partita — Cuadrado fenomeno nel suo ex stadio — e il vago sospetto di un rigore su Pepito Rossi (ma Tagliavento ha dato il vantaggio dopo il fallo sull’attaccante) per riequilibrare quando di brutto e di scarso la squadra ha fatto vedere nella ripresa. Il ko interno del Napoli sabato sera avrebbe dovuto motivare la Fiorentina ancora di più, ed in effetti i viola hanno iniziato col piglio di chi vuole vincere. Cuadrado, dicevamo, mattatore assoluto e anche Aquilani protagonista. Poi la fiammata di Heurtaux ha come messo il silenziatore al gioco dei viola, che non hanno più saputo ragionare da squadra di livello e si sono messi alla rincorsa dell’Udinese, usando troppo i muscoli e poco la tecnica.

Va detto che i due «cervelli» Pizarro e Borja Valero si sono limitati al compitino (forse meno), senza illuminare niente e nessuno, e che Rossi ha avuto lunghi momenti di pausa (peraltro comprensibili). Quello che ha detto Montella a fine gara, dopo che l’Udinese aveva legittimato i tre punti sfiorando diverse volte il raddoppio, lascia intendere che nelle prossime ore nello spogliatoio viola ci saranno diversi motivi di riflessione (e discussione). Certo una sconfitta contro l’Udinese con l’acqua alla gola ci può stare, ma al tecnico viola deve aver dato fastidio soprattutto il modo con cui è arrivata. Fiorentina troppo «piaciona» al limite della presunzione nel primo tempo e sterile quando doveva dare gas. Tutti aspettano il ritorno di Gomez, ma a dispetto dell’ottimismo generale quel giorno non pare imminente. Probabile che la lunga, inutile e faticosa trasferta di Europa League in Portogallo giovedì sera sia l’occasione per far rifiatare anche i big come Rossi e Borja Valero, ma la sensazione che la Fiorentina ieri abbia fatto un bel passo indietro — in fatto di autostima e di classifica — toglie tranquillità a tutti.

Paolo Chirichigno - La Nazione