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FLORENCE, ITALY - OCTOBER 03: Nikola Milenkovic of ACF Fiorentina battles for the ball with Vitor Osimhen of SSC Napoli during the Serie A match between ACF Fiorentina v SSC Napoli at Stadio Artemio Franchi on October 3, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Focus sulla fase difensiva viola sul Corriere Fiorentino. Il quotidiano sottolinea come, dopo gli zero gol subiti a Udine, la retroguardia della Fiorentina si ritrovi a fare i conti con le proprie fragilità. Ieri contro il Napoli è bastato lo scatto fulmineo di Osimhen a far saltare i piani di Quarta. Il pari degli ospiti ha bloccato un po' tutti, inclusa la linea mediana che da lì in avanti non riuscirà più a garantire copertura. Ancora una volta tra le pieghe della gara della Fiorentina è facile leggere una fragilità arretrata pagata a caro prezzo, certamente per il divario negli organici ma anche per le troppe disattenzioni arretrate. Emblematica l’azione del gol vittoria partenopeo con due uomini abbandonati sul palo più lontano e con il solo Dragowski che osserva Rrahmani colpire di testa da due passi.
Insomma, un passo indietro rispetto alla personalità mostrata sette giorni fa in Friuli, nonché la conferma di quanto avvenuto al cospetto di un’altra grande come l’Inter. Con 11 gol al passivo (media 1,57), e 10 segnati, la fase difensiva sembra tutt’ora meno organizzata di quella offensiva, seppure fino a oggi siano più le vittorie (4) che non le sconfitte (3). E dire che contro attaccanti di valore aveva pensato Dragowski a fare gli straordinari parando il sesto rigore in carriera (5 con la Fiorentina, 1 con l’Empoli) e inseguendo i 7 penalty respinti da Donnarumma dalla stagione 18/19, ma per salire in classifica sarà necessario rendere tutto il pacchetto arretrato più solido.
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