La Fiorentina ha giocato spesso un bel calcio, è piaciuta agli altri e a se stessa mostrando più lampi che fragilità. I numeri certificano lo sviluppo concreto delle idee che in estate hanno determinato scelte coraggiose (due per tutte: le rinunce a Behrami e Nastasic) e i tifosi hanno accolto con entusiasmo il ritorno del buon gioco. Il possesso palla si è sviluppato per ispirazione di Montella, che è stato un attaccante predatore e ha imparato a coltivare la fase di preparazione prima del gesto finale da Terminator, ma ha trovato la sua ragione essenziale nella scelta dei protagonisti a centrocampo: Pizarro, Borja e Aquilani hanno formato uno dei migliori reparti del campionato, un meccanismo nuovo fiorito sulla complicità di cervelli e piedi. Stesso linguaggio, nonostante le tre nazionalità diverse.
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Un equilibrio da rinnovare
La Fiorentina ha giocato spesso un bel calcio, è piaciuta agli altri e a se stessa mostrando più lampi che fragilità. I numeri certificano lo sviluppo concreto delle idee che …
L’equilibrio sofisticato — lo stesso nel quale a volte si è specchiata la Fiorentina, sciupando partite per fare un defilé un po’ vanesio in campo — ha rappresentato geometricamente il feeling dello spogliatoio. Ora Montella ha chiesto più concretezza, perché mancano undici partite alla fine e sarebbe un peccato non entrare il Europa dopo aver giocato il calcio più spettacolare del campionato italiano. Il ritardo di Sissoko è un deficit che potrà pesare? L’ex del PSG è stato ingaggiato a gennaio perché aveva «caratteristiche non presenti nella rosa», parole di Pradè, ma l’inserimento del nazionale maliano è stato più complicato del previsto. Per ora solo 28 minuti giocati nelle fasi finali delle partite, un modestissimo impiego per un giocatore che si è guadagnato il soprannome di ’piovra nera’ facendosi largo nei centrocampi di Valencia, Liverpool, Juve e PSG. Uno che in teoria sa recuperare palloni e giocarli come si deve, rinnovando l’equilibrio che ha fatto la fortuna della Fiorentina. Che potrebbe riscattare Sissoko pagandolo 3 milioni e mezzo a giugno. Magari dopo averlo visto giocare.
Angelo Giorgetti - La Nazione
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