Ulivieri: “Vincenzo bravo anche a scuola Maurizio merita una grande”

Empoli è casa sua, ma la Fiorentina la porta nel cuore. Il derby di domenica prossima sarà la partita speciale di Renzo Ulivieri, nato a San Miniato ma da anni cittadino empolese con la passione per il colore viola: «Lo sapete che vi dico? Questo derby sarà il più affascinate degli ultimi anni. Sono sicuro che i tifosi si divertiranno, perché in campo andranno squadre che giocano per davvero. Gli allenatori che pensano a costruire, prima di distruggere mi son sempre garbati tanto». La stima per Montella e Sarri infatti arrivano da lontano. «Sono due che pensano al bello oltreché all’utile. Ne servirebbero di più di tecnici come loro, la nostra serie A sarebbe più stimolante anche per i tifosi all’estero. Vincenzo lo conosco da molti anni, è sempre stato intelligente e dotato, a Coverciano poi gli feci da professore e mi toccava rispondergli a ogni battuta che faceva: spesso gli altri allievi ci applaudivano divertiti dopo i nostri siparietti. Sarri? Solo chi non lo conosceva può stupirsi di quello che sta facendo. Io ci parlo spesso e vedo un uomo capace, preparato, pronto ad allenare anche una grande. Il suo Empoli è l’esempio di come una piccola società dovrebbe lavorare: giocando a viso aperto con tutti e lanciando giovani italiani». Partite come questa però sono anche e soprattutto colore. Specialmente per chi, come gli azzurri, aspetta questa partita da quasi 7 anni: «Vivo a Empoli e so bene quanto conti per i tifosi questa partita. Per loro vincere sarebbe come fare lo sgambetto al più potente, tanto che qualcuno, ancora oggi, mi ricorda l’impresa di Spalletti (l’Empoli nel ‘97 vinse 2-1 a Firenze, ndr ). Quello che conta davvero comunque è che Fiorentina e Empoli lottino fino alla fine per centrare i loro obiettivi. Terzo posto e salvezza non sono solo sogni». Domenica però Renzaccio non sarà al Franchi. Le ragazze della Scalese hanno bisogno di lui: «Il mio derby sarà a Ponte a Egola, domenica alle 14,30 c’è l’Agliana e visto che siamo terzultimi se non si vince si retrocede».

Corriere Fiorentino