Vi proponiamo un estratto dell'articolo di Benedetto Ferrara sull'edizione odierna de la Repubblica.
stampa
Twittatori seriali o mezzi guru, duello di stile in panchina tra scienziati del pallone
Allegri vs Sousa: uno è diventato il tecnico più social del campionato l’altro conquista le folle con frasi arcane che evocano sogni e destini
Massimiliano Allegri dice che apprezza Paulo Sousa perchè e ha idee simili alle sue e, come lui, non ama parlare molto. Perchè in effetti Acciughina limita le parole, e se vuoi conoscere le sue idee di calcio basta connettersi al sito www.mrallegritactics.it e scaricare la app che ti spiega tutto sulle tattiche di gioco dell’allenatore della Juventus, che da quando ha scoperto twitter è anche diventato l’uomo panchina più social che c’è. D’altra parte la Samsung è uno dei suoi sponsor e quindi non c’è da meravigliarsi, a volte gli allenatori sono costretti a dare lunghe risposte che potrebbero essere tranquillamente riassunte in centoquaranta caratteri.
Che poi gli schemi li leggi su una app, o anche, come è successo a Max, te li consigliano a voce Bonucci e Chiellini, i due difensori che un mesetto e mezzo fa, nei giorni più malinconici di una Juve irriconoscibile, spiegarono al loro allenatore che forse era il caso di tornare al 3-5-2 di Antonio Conte. Detto, fatto: e la Juve è ripartita, anche se a Siviglia qualcosa non è andato per il verso giusto e Llorente, quello regalato neanche fosse già Natale, ha fatto male a Buffon.
Comunque sulla app probabilmente non c’è la storia degli sputi alla macchina sulla quale l’ex allenatore del Milan si presentò a Vinovo insieme a Marotta. Le vedove di Conte non ne volevano sapere dell’ex nemico rossonero. E per lui deve essere stata una bella soddisfazione mettere insieme una stagione da urlo, con uno scudetto, una Coppa Italia e una finale di Champions League. E pensare che su quella panchina ci sarebbe finito Prandelli, se non si fosse fatto prendere dalla fretta di volare a Istanbul. E da parte sua Allegri era stato a suo tempo nella lista dei dirigenti viola, quelli che poi puntarono tutto su Mihajlovic. Ma ora qui c’è Paulo Sousa, un allenatore che ha conquistato il cuore di tutti con frasi brevi soffiate con voce profonda. Tipo: «Le vittorie iniziano da un sogno». Più doppiatore da telenovela che uomo social, più guru mediatico che twittatore seriale. E se i dettagli della comunicazione aiutano a costruire in tempi brevi premier e personaggi del pallone, resta il fatto che poi alla fine (scusate l’ovvietà) contano solo i risultati. E quelli, da queste parti, stavolta sono decisamente straordinari.
Il resto dell'articolo nel quotidiano in edicola
© RIPRODUZIONE RISERVATA