"Più preoccupanti della sconfitta, gli sguardi dei giocatori. Vuoti, smarriti, vaghi. E in campo, troppa gente che sembra consapevole di appartenere a una non-squadra: e come ci si salva, se il gruppo non ha forza, né stima di se stesso, anzi sparisce quando l’avversario fa tre sostituzioni e si assesta?" Questo l'interrogativo che si pone Angelo Giorgetti sull'edizione odierna de La Nazione, dove si analizzano i temi relativi alla sconfitta di Reggio Emilia con il Sassuolo. Adesso è complicato che la Fiorentina esca da squadra dal momento più difficile della stagione, ma è altrettanto chiaro che qualcuno prima o poi ammetta in maniera onesta e trasparente di aver sbagliato.
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“Troppo tardi per il silenzio, basta promesse. Ma adesso come ci si salva?”
I volti atterriti di una non-squadra, la strada verso la salvezza si complica. La Fiorentina deve trovare il modo di risollevarsi
Lo sguardo atterrito di capitan Pezzella è la spia di una situazione mentale molto preoccupante, ma è altrettanto evidente come in questo momento la squadra debba metterci qualcosa di suo per riuscire a salvarsi. La sconfitta - si legge - è la cosa meno preoccupante, perché è tutta la situazione ad essere seria e ingarbugliata, in particolare il silenzio di una società che "troppo tardi si è resa conto di come le parole abbiano un senso compiuto e attendibile dopo aver ottenuto i risultati. Ora non servono promesse, ma soluzioni".
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