Si chiama fase difensiva e sono quei movimenti che una squadra deve fare quando attaccano gli avversari. Quei movimenti (sbagliati) che sono costati due gol alla Fiorentina. Che non hanno pesato sul risultato, ma hanno sicuramente scosso le certezze di Montella. Sia chiaro, a tutto si può rimediare, però lì dietro la Fiorentina balla parecchio e questo, alla lunga, può diventare un problema. Tutto sta nel modulo. Il 3-5-2 costringe gli esterni di centrocampo a coprire tutta la fascia e a dare una mano anche in difesa. Stessa cosa, se serve, la devono fare i centrali di centrocampo. A volte funziona, altre no. Alla Fiorentina non ha funzionato. Il gol a Zurigo è arrivato perché Cuadrado non ha seguito Anatole,quello del Catania per un’ingenuità di Pizarro, che era andato a chiudere al centro della difesa. Serve più equilibrio. E più partecipazione di squadra. Difficile chiedere a Cuadrado, che spinge come un matto, di essere irreprensibile anche in fase difensiva.
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Troppo distratti in difesa quei gol che non si spiegano
Da Cuadrado al Pek: deconcentrarsi è fatale
E magari serve anche anche una condizione migliore dei difensori. Lì dietro solo Rodriguez sembra già in palla, gli altri hanno qualche pausa di troppo. Savic contro il Catania ha fatto fatica. E così era stato anche con il Grasshopper. È in ritardo rispetto all’anno scorso e può darsi che domani sera Montella lo faccia riposare. Abbastanza bene Compper, non male Roncaglia. Piace Alonso, che però non saancora difendere con efficacia. Insomma, la Fiorentina è ancora in evoluzione, un piccolo laboratorio di idee. C’è chi dice che domani sera il tecnico potrebbe optare per una difesa a quattro. È una possibilità, ma non è questa la soluzione del problema. Perché il modulo vero è il 3-5-2 e bisogna fare fatica per reggere il peso di una squadra così evidentemente sbilanciata in avanti. Capitolo Neto. Finora se la sta cavando e ogni palla che blocca la gente applaude. È un modo un po’ naif per esorcizzare la paura. Chissà se con i soldi di Ljajic arriverà anche un portiere. Oppure se è vero quel che dice Montella: «Io un portiere ce l’ho già, Neto. Ha la mia massima fiducia».
la Repubblica
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