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Tre ex compagni giudicano Conte e Montella

Lippi, Zoff e Di Livio presentano il match e i due allenatori in panchina

Redazione VN

Antonio Conte e Vincenzo Montella sono analizati questa mattina dalle colonne di Tuttosport. Ex compagni e tecnici danno il giudizio che riportiamo qui sotto.

Marcello Lippi: «Sono giovani, hanno idee, hanno presupposti psicologici importanti e oltretutto hanno dimostrato le loro capacità in brevissimo tempo. E’ chiaro che Conte e Montella per il momento hanno a disposizione potenzialità diverse, ma entrambi hanno dato prova di amare, e saper applicare, un calcio moderno e organizzato. Sono il meglio che c’è ora in Italia? Sì, indubbiamente. Insieme con Massimiliano Allegri.

Dino Zoff parla anche del match: «Certo la Fiorentina è una squadra temibile. La Juve però è molto più pratica e pericolosa in avanti. I viola, secondo me, troppe volte si sbilanciano e corrono rischi. Anche se ultimamente si sono messi in riga. Se davanti la Fiorentina diventa pericolosa, può dire la sua. Ma vedo la Juventus nettamente in vantaggio». Sui singoli, suoi ex allievi: «Conte ha fatto cose straordinarie: ha vinto il campionato, ora lo difende ed è in corsa per la Champions. E’ già al top, Montella sta arrivando. Ricordo Antonio calciatore: professionista e professionale, con me in azzurro era titolare inamovibile. Vincenzo ha giocato meno. Ma il rapporto era di stima e rispetto reciproco».

Infine Angelo Di Livio , che ha avuto sia Conte sia Montella come compagni di squadra: «Ho sempre avuto un grande rapporto con entrambi, anche se Antonio lo conoscevo ovviamente meglio. Però ero e sono molto legato anche a Vincenzo. Caratterialmente sono sempre stati due positivi, credevano fermamente nell’importanza di uno spogliatoio unito e ne facevano parte con parole e comportamenti giusti. Antonio si faceva sentire di più, era un po’ più estroverso, Vincenzo più calmo e più schivo... Stanno diventando grandissimi allenatori, Antonio a dire il vero è sempre stato allenatore, lo era anche quando giocava, per questo non mi ha stupito. Invece Vincenzo un po’ mi ha sorpreso per come ha saputo passare in fretta e bene dai Giovanissimi alla A».