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Toni: “A Verona per capire chi siamo”

“Roncaglia picchia anche in allenamento. Montella-Prandelli…

Redazione VN

Sul Corriere Fiorentino troviamo una lunga intervista esclusiva con Luca Toni. Vi proponiamo le parole più interessanti dell'attaccante della Fiorentina, rilasciate al giornalista Ernesto Poesio:

Luca, che inizio di campionato è stato per lei?

«Molto buono per la squadra e io sono contento di quello sto facendo. Mi sto allenando bene, ho avuto la fortuna di giocare e far gol subito: questo mi ha dato una bella mano dal punto di vista della fiducia».

Ha già fatto i complimenti a Montella. Ci aiuta a conoscerlo meglio?

«È un allenatore che lavora molto con la palla, insieme al suo staff dove sono tutti molto bravi. La sua forza è il fatto di aver giocato fino a poco tempo fa e conosce quello che passa per la testa di un calciatore. Ormai un allenatore bravo deve essere anche psicologo».

Firenze già lo coccola e lo paragona un po' a Prandelli. Lei li conosce entrambi, che dice?

«Montella a differenza dell'attuale Ct ricerca soprattutto il gioco. Prandelli, quando ero alla Fiorentina, voleva soprattutto il risultato visto che la squadra arrivava da una stagione difficile».

(...)

Obbligatorio allora parlare d'Europa?

«Ecco, vedi com'è? Si dice subito così (ride, ndr)… Seriamente, penso che arrivare in questa stagione in Europa League sarebbe un grande traguardo. Non diamolo per scontato, altrimenti ci dimentichiamo di tutto e del fatto che siamo appena partiti. Sarà un campionato lungo e difficile, ci sono pochi posti, e tante squadre forti. Se arrivassimo in Europa sarebbe un'annata da incorniciare».

Domenica c'è il Chievo. Che partita sarà?

«È l'occasione per capire chi possiamo essere in questo campionato. Siamo a un bivio, ci sono delle partite in cui si può dare il cambio di passo a un campionato. Imporsi in trasferta, fare risultato, sono cose che possono far diventare importante una squadra. La differenza fra disputare un ottimo o un buon campionato».

Infine un riassunto sui giudizi dati ai compagni di squadra. Roncaglia «Facundo è così anche in allenamento: mena, eccome se mena. Però è un giocatore genuino, sano, non interviene per far male, è un giusto». Tomovic  «A Genova non era così e gliel'ho detto. Ci sono giocatori che capiscono quando arriva il momento di fare un salto di qualità, lui sapeva che questa era la sua chance». Viviano? «Vivi è un gran chiacchierone, sinceramente ‘‘non si tiene'', parla di tutto... Ogni tanto da solo qualche coro della curva e noi allora gli andiamo dietro». Jovetic «La cosa bella è che ha sempre voglia di migliorare. Lo vedo in palestra, si ferma, arriva prima, ci tiene tantissimo. Secondo me la sua carriera parte adesso». El Hamdaoui «Mounir deve prendere le misure al calcio italiano» e Ljajic «Adem ha potenzialità incredibili, gli ho detto che se giocasse in partita come in allenamento diventerebbe un giocatore importante». Infine Pizarro «È sui livelli di Pirlo, fa la differenza. Uno che capisce di calcio non può non volerlo nella propria squadra, aiuta a fare il salto di qualità. È un fuoriclasse».

L'intervista completa sul Corriere Fiorentino di oggi