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Toni, i cori della curva e l’esultanza con JoJo

La domenica del ritorno del bomber (e VIDEO)

Redazione VN

I primi appena sbucato dal tunnel. La Fiesole e lo stadio non aspettavano altro per intonare quel coro che nella prima avventura viola di Luca Toni era il grido di battaglia. E lui ha subito risposto al ‘Tonigol’ con il groppo in gola. E’ iniziato così il pomeriggio da libro delle favole dell’uomo più atteso, del ragazzone dinoccolato voluto da Andrea Della Valle, accolto con tanto affetto e anche un po’ di curiosità. Li ha sentiti più di ogni altro quei 24mila sguardi che lo hanno accompagnato fino alla ‘fossa’ della panchina. Un ultimo sguardo a chi lo salutava dal parterre di tribuna e via sotto la tettoia, seguendo Hegazy.

Il primo tempo è scivolato senza che la Fiorentina riuscisse a sfondare il muro siciliano, fino al gol di Jovetic che ha frenato il suo ingresso dal primo minuto della ripresa. Ma è solo questione di tempo. Qualche sguardo furtivo al campo, durante il riscaldamento, un paio di ‘cinque’ scambiati con i preparatori fino al cenno del fido massaggiatore Stefano Fagorzi. «Vai Luca, tocca di nuovo a te», sembra dire quella mano alzata dalla panchina. Una corsa fino a Montella con il cuore in gola, con il fiato sospeso come quello di ADV che ha un sussulto mentre il presidente Cognigni gli indica l’ingresso di Lucagol. Cambio scontato e prima azione fermata dalla bandierina. Un attimo e il boato del «Franchi», Jo Jo fa il fenomeno sulla destra con la palla solo da spingere in rete. Ma bisogna essere lì per raddoppiare, e Toni c’è. Non poteva non esserci. Il primo a esultare è proprio Stevan che si mette la mano all’orecchio, imitato da Lucagol che non riesce a crederci. Un urlo, un abbraccio e la corsa verso la Fiesole per riprendersi Firenze. Con quel bacio verso il cielo che fa scendere le lacrime.

Giampaolo Marchini - La Nazione