La novità di Venezia si chiama Pietro Terracciano. Che poi tanto novità non è, visto che negli ultimi anni l'ex Empoli è stato spesso e volentieri chiamato in causa durante la stagione. Un po' per alternanza, un po' anche a causa di qualche problema di Dragowski, che ora dovrà stare ai box per un mesetto. Ma Italiano può dormire sonni tranquilli: rendimento, qualità e senso della posizione fanno di lui tutt'altro che un secondo portiere. In stagione ha già giocato ottime gare contro Torino e Atalanta, subentrando già alla prima con la Roma dopo il rosso al collega. Bravo a giocare alto, pure con i piedi, spesso disinvolto, il classico prospetto utile ai dettami del calcio totale. Sembra averci messo poco per incarnare i dettami del tecnico, che utilizza spesso e volentieri il portiere - come allo Spezia con Provedel - per costruire dal basso oltre che per parare. E anche da lui passerà la speranza di chiudere vittoriosi (e imbattuti): la Fiorentina ha infatti chiuso solo una volta senza subire gol. Si riparte da qui, visto che per un po' sarà Terracciano il numero 1 viola. Ne scrive l'edizione odierna di Repubblica.
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Terracciano è pronto: sicurezza e qualità, non chiamatelo secondo
La Fiorentina riparte da Pietro Terracciano: con le sue caratteristiche e la sicurezza che fornisce è tutt'altro che un secondo portiere
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