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Tello: “Fiorentina, quest’anno siamo più forti. Sono tornato per mister Sousa”

In un'intervista al Corriere Fiorentino, arrivano le parole dell'esterno di ritorno dal Barcellona

Redazione VN

Nell'edizione odierna del Corriere Fiorentino, leggiamo una lunga intervista al giocatore della Fiorentina Cristian Tello a firma Ernesto Poesio. Ecco alcuni dei passaggi più interessanti.

Tello che estate è stata la sua?

"Lunga e sono molto contento di essere qui un'altra volta, per la confianza che hanno dimostrato di avere in me sia il club che lo staff tecnico".

Inghilterra, Spagna, le offerte da campionati forse più allettanti non mancavano. Eppure ha voluto con forza la Fiorentina...

"Si perché la scorsa stagione mi sono trovato molto bene in questa città e in questa squadra. Ma è stata anche una scelta di vita perché mia moglie e mia figlia Carlotta di due anni a Firenze stanno alla grande. Certo, poi c'è il campo e la fiducia del mister che è stata decisiva. Sono voluto tornare qui per lui e adesso spero di ripagare la fiducia. A Firenze so che potrà dare continuità al mio gioco e spero di avere la possibilità di giocare molte partite. Per me, in questo momento della carriera, è ciò che conta davvero".

Lei nasce come esterno d'attacco

"Ho sempre giocato più avanti, ma Sousa è convinto che questo nuovo ruolo sia più giusto per le mie caratteristiche. Naturalmente ho bisogno di trovare la miglior condizione fisica e con il passare dei minuti in campo le cose non potranno che migliorare".

Che Fiorentina è rispetto all'anno scorso?

"Sono convinto che sia più forte. E' riuscita a mantenere praticamente lo stesso gruppo dello scorso campionato e in più ha aggiunto giocatori molto validi. Abbiamo sicuramente una rosa molto competitiva".

Che allenatore è Sousa?

"Ha un'idea di calcio molto precisa. Mi ha sorpreso per la sua chiarezza con la squadra: questo permette ai giocatori di capire bene ciò che chiede. Al mister piace molto far correre il pallone e avere sempre un giocatore vicino alla palla in modo da scambiarla l'un con l'altro. Con il tempo la squadra lo capirà sempre meglio".

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