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Tarozzi e i rimpianti col Trap

L’articolo di David Guetta sul Corriere Fiorentino

Redazione VN

Andrea Tarozzi, quaranta anni appena compiuti e venticinque di calcio divisi più o meno equamente tra Bologna, Fiorentina e, appunto, Sassuolo. Più altre residuali esperienze. Il colore viola invece sì, anche se l'inizio è stato di quelli duri. Arrivò nel 1997 insieme a Bettarini e i paragoni tra i due furono subito problematici, specialmente fuori dal campo. Ma al di là dell'aspetto tranquillo, il ragazzo era di scorza dura e ha tenuto botta, sia pure perseguitato dagli infortuni che lo hanno bloccato ogni volta che pareva essere sul punto di diventare titolare inamovibile. 83 presenze in cinque stagioni sono in effetti un po' poche, lui comunque sarebbe rimasto a vita se non ci fosse stato il fallimento. Eccolo allora girare un po' per l'Italia fino a tornare nel 2006 nella sua Emilia, in quel laboratorio che stava diventando il Sassuolo, dove nel 2011 incontra Pea, di cui diventa il fidato secondo. Se gli parli di Firenze, gli si illuminano gli occhi e ancora non sa spiegarsi come sia accaduto che nel 1999, con Trapattoni in panchina, non sia arrivato lo scudetto.

David Guetta - Corriere Fiorentino