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SuperMario, l’uomo jolly per lo sprint viola

La freschezza del tedesco sarà determinante per la Fiorentina (e per riconquistare la Germania)

Redazione VN

Aggiungere una cifra per tornare alla normalità. Il 2015 di Mario Gomez sta riportando il tedesco a livelli altissimi, dopo un’annata tutta sbagliata tra infortuni ed errori. Otto gol nei primi tre mesi dell’anno, malgrado un problema alla caviglia che gli ha fatto perdere una quindicina di giorni, sono un bottino più che interessante. Nove quelli stagionali, aggiungendo l’acuto di Cagliari nello scorso novembre. Reti (4 in campionato, 4 in Coppa Italia e una in Europa League) che lo hanno reso il capocannoniere viola. Ancora un guizzo e sarà doppia cifra. Primo di una lunga serie di obiettivi personali che, in verità, interessano meno del traguardo di squadra.

TRAINO La sosta del campionato ha concesso benefici alla truppa di Montella, dopo mesi in cui i viola hanno rimbalzato di partita in partita, di competizione in competizione. SuperMario invece avrebbe volentieri spinto ancora sull’acceleratore. Il ritorno in campo dopo il guaio alla caviglia nella serata di Udine, infatti, lo ha visto andare due volte a segno (2-2 il finale) mostrandone una condizione psicofisica eccellente. Anche perché, analizzando i numeri, l’usura di Gomez è decisamente inferiore a quella di molti compagni. Nelle 28 giornate di campionato fin qui disputate, il panzer viola è partito titolare in appena 14 partite. Ovvero la metà. In due circostanze è entrato a gara in corso, ma 12 sfide le ha guardate dalla panchina (scelta tecnica in vista delle Coppe) o dalla tribuna, con i due infortuni che lo hanno limitato in stagione. Per questo la sua freschezza, unita al ritrovato fiuto del gol, può rivelarsi arma totale nei due mesi di fuoco che attendono i viola.

GERMANIA, ECCOMI In attesa di vederlo in coppia con Giuseppe Rossi (insieme hanno giocato due partite e mezzo in quasi due campionati), anche il tandem con Salah fa sognare i tifosi. Uno velocissimo e tecnico, l’altro letale in area di rigore. Domani contro la Samp potrebbe toccare a loro guidare l’attacco gigliato con Babacar in panchina e Ilicic squalificato. Il solo Diamanti può soffiare la maglia da titolare all’egiziano, considerato che martedì arriva la Juve al Franchi per il ritorno della semifinale di Coppa Italia. Montella dovrà decidere quali e quanti giocatori risparmiare. Gomez ci sarà, ha voglia di riprendersi il tempo perduto e non fermarsi più. Per lui, per la Fiorentina ed anche per la Nazionale tedesca. La Germania è un tarlo, dopo aver perso un Mondiale che sembrava suo di diritto, terminato oltretutto con la coppa conquistata dagli uomini di Löw, un c.t. che lo stima riservandogli spesso parole al miele. E se i tifosi viola hanno sempre incoraggiato il campione, soprattutto nei periodi bui, quelli tedeschi sono parsi meno pazienti. Fischiandolo ad esempio nell’amichevole con l’Argentina a settembre, quando Gomez si rese protagonista di un paio di errori. Un grande finale di stagione potrebbe riportarlo fra i convocati, magari già nel prossimo giugno. (...)

Giovanni Sardelli - La Gazzetta dello Sport