Super Mario e gli altri: la rinascita in attacco degli orfani di Pepito

Stavolta non c’è Pepito. Però c’è una squadra che ha ritrovato ossigeno, voglia e risultati. Tre vittorie, una di fila all’altra, raccontano di un momento positivo. Sì, la Fiorentina sta provando a cambiare verso. A risalire la classifica con il gioco e con i gol, otto dei quali realizzati in una sola settimana. Che poi il Guingamp non sia il Real e Zeman abbia una concezione della fare difensiva molto personale è un altro discorso. È anche la forma dei singoli a far ben sperare a pochi giorni dalla Juve. I senza Rossi sono comunque un bel gruppo nato per offendere. Montella ha molte alternative a cui appellarsi, nonostante gli infortuni pesanti di Pepito, appunto, e di Bernardeschi.

LA RINASCITA DI GOMEZ - Il ritorno del tedesco al gol dopo otto mesi ha fatto il giro del mondo. Una storia incredibile, quella del million dollar bomber da 5 reti in 15 mesi. Fosse un film si chiamerebbe “ Zampa d’oca le-tale”. Ma il buon Gomez è un bravo ragazzo e, tra critiche e speranze, la gente di Firenze gli vuole comunque bene. La verità è che la Fiorentina per risalire ha bisogno di lui. Lo #sbloccamario è sta- to approvato in tempo per immaginare l’attaccante tedesco bello carico venerdì contro la Juve. Si sa: un gol nella porta di Buffon può valere la cittadinanza onoraria con cerimonia in Palazzo Vecchio. Per il ragazzo col ciuffo è giunta l’ora del riscatto.

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I CROSS DI JOAQUIN - A occhio deve essere rimasto chiuso per sbaglio dentro qualche ripostiglio, altrimenti non si spiega come mai abbia vissuto mesi di oblio che nemmeno un politico della prima repubblica incapace di riciclarsi. Poi Montella si ricordato di lui all’improvviso. Una illuminazione improvvisa e vincente con lo spagnolo che da aletta sgusciante si trasforma in corridore a tutta fascia dotato di piede preziosissimo in caso di cross. A volte ritornano. E meno male.

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Nell'edizione odierna de' La Repubblica troverete l'articolo integrale di Benedetto Ferrara dove si parla anche di Cuadrado, Babacar, Marin e Mati Fernandez