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Storie di serie A: incedibili ma… forse no

La serie A aspetta 200 milioni. A tanto ammonta il valore di alcune delle (poche) stelle rimaste nel nostro campionato che potrebbero lasciare l’Italia. (…) Ecco allora che, da qui …

Redazione VN

La serie A aspetta 200 milioni. A tanto ammonta il valore di alcune delle (poche) stelle rimaste nel nostro campionato che potrebbero lasciare l’Italia.

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Ecco allora che, da qui all’1 settembre, giorno di chiusura delle trattative, il mercato potrebbe riservare alcuni fuochi d’artificio. Diversi infatti sono i giocatori appetiti all’estero, considerati incedibili dai nostri club ma alla fine «sacrificabili» nel caso arrivasse una mega-offerta. È il caso di Juan Cuadrado, il nome più caldo in queste ore perché a breve, forse già oggi, incontrerà il patron viola, Andrea Della Valle, per chiarire il suo futuro. Il colombiano è appena tornato ad allenarsi con i compagni, ma la sua permanenza non è certa. Il Manchester United infatti insiste, il Barcellona resta spettatore defilato ma interessato, la Fiorentina fa muro e chiede 45 milioni. Ieri Alessandro Lucci, agente del giocatore, si è incontrato con il direttore tecnico viola, Eduardo Macia, per un primo confronto. In attesa della verità, si guarda al dopo: per il centrocampo piacciono Fernando e Miguel Veloso; per la fascia il nome buono sarebbe Bonaventura.

La Juventus è alle prese con il nodo Vidal. E anche qui la tentazione si chiama Manchester United anche se c’è chi sostiene che l’incertezza sulle condizioni del ginocchio destro operato prima del Mondiale, potrebbe far cambiare obiettivo ai Red Devils. Che quindi punterebbero tutto proprio su Cuadrado. Fatto sta che la Juve continua a considerare incedibile Vidal, valutato 50 milioni, non avendo al momento ricevuto offerte. La palla quindi passa proprio al giocatore che attualmente è in tournée in Asia con la squadra e che ieri non ha giocato l’amichevole a Giacarta perché sta svolgendo un lavoro specifico per recuperare dall’operazione al ginocchio. Che cosa fare senza il Guerriero? Per Allegri tornerebbe di moda Guarin, già a un passo dai bianconeri a gennaio. Ma l’incasso sarebbe reinvestito anche sugli altri due obiettivi identificati dall’ad Marotta. Un difensore (Manolas e Nastasic i preferiti) e un attaccante: piacciono Lavezzi, Pastore, Jovetic e Gabbiadini.

Anche la Roma ha il suo «sacrificabile»: è Mehdi Benatia, colonna della retroguardia di Rudi Garcia. Un primo assalto del Manchester City è stato respinto ma la società giallorossa è comunque ancora disposta ad ascoltare eventuali offerte. Non inferiori, però, a 40 milioni. Ecco perché il ds Sabatini pensa all’eventuale post-Benatia: ha incontrato l’entourage del greco Manolas (sul quale c’è anche la Juve) e monitora il montenegrino Basa del Lille. Ma in entrata potrebbe esserci anche un esterno: occhio a Konoplyanka del Dnipro.

E poi c’è Balotelli. Sì, anche SuperMario è tra i possibili partenti. Il Milan ha lasciato intendere che potrebbe rinunciare al suo campione, la cui valutazione è attorno ai 25 milioni dopo la delusione del Mondiale. Forse anche per questo, l’interesse dell’Arsenal è scemato; per il Liverpool, al momento Balo sembra essere soltanto un’idea e niente più. Tutto è quindi fermo in attesa di novità. Che potrebbero aprire la porta di Milanello ad Alessio Cerci, l’esterno che chiede Inzaghi. Il Torino lo valuta 20 milioni, il presidente Cairo non vuole privarsene ma, oltre ai rossoneri, c’è da registrare il ritorno forte nelle ultime ore dell’Atletico Madrid. Proprio ieri il tecnico granata Ventura ha confermato l’incertezza: «Cerci sta lavorando per fare una grande stagione. Con il Torino? Non lo sappiamo...».

Fronte Inter: qui il tesoretto potrebbe sfiorare i 30 milioni ed essere destinato a un attaccante (Hernandez?) e un esterno (piace Biabiany) e un difensore (Rolando o Balanta). Mazzarri potrebbe infatti dover salutare Guarin, seguito dal Mo-naco e possibile alternativa a Vidal per la Juve. Costo: 15 milioni. Ma anche Ricky Alvarez, appena tornato in gruppo dopo il Mondiale, ha estimatori all’estero, soprattutto in Bundesliga. La sua valutazione è di 12 milioni.

Filippo Bonsignore - Corriere della Sera