Dopo quattro mesi dal primo incontro, secondo quanto scritto da Repubblica, l'idillio tra il sindaco di Firenze Nardella ed il presidente viola Rocco Commisso sembra terminato. Adesso si respira tensione, la causa di tutto è la questione stadio. Commisso è deciso più che mai a realizzare la struttura per dotare società ed i tifosi di una struttura all'avanguardia, anche a costo di esportarla fuori dai confini comunali. Nardella, per ovvie ragioni, non gradirebbe quest'ultima ipotesi, ritenendo inoltre ostile l'atteggiamento del sindaco di Campi Bisenzio.
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Stadio: tensione fra Nardella ed i vertici viola
Il punto nell'edizione fiorentina di Repubblica
Anche da parte dei vertici della Fiorentina ci sarebbe irritazione. Non sono piaciute le 5-6 proposte a loro prospettate, troppa incertezza negli scenari fiorentini tra restyling impossibili e tempistiche troppo dilatate. Mentre a Campi, come spiegato dal sindaco Fossi, il nuovo impianto può sorgere in 3 anni nei trenta ettari dell’area Asmana. Per quanto riguarda la soluzione di Castello, riporta il quotidiano, servirebbe una variante urbanistica ed i tempi diverrebbero un problema. Per Palazzo Vecchio l'opzione Mercafir rimane dunque l'unico scenario ufficiale, con tempi stimati in quattro anni e mezzo, secondo fonti del Comune stesso. L'esito dipenderà ovviamente dallo spostamento del mercato alimentare e dalla volontà di Commisso.
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