Ha vinto il Napoli ma onore alla Viola, entrambe hanno soprattutto onorato il calcio - scrive Stadio -. Muro contro muro nel primo tempo, con il campo da conquistare centimetro su centimetro, postazione su postazione: una battaglia sino all'ultimo respiro, senza sosta e senza risparmio (ma anche senza paura), con tutti attenti su ogni pallone.
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Stadio – Resta in alto una Fiorentina bella e viva
Al San Paolo finisce 2-1 per il Napoli, ma i ragazzi di Paulo Sousa sono da applausi
Poi la magia di Insigne ad inizio di ripresa ha aperto il campo, ha fatto sì che si allentassero le maglie, favorendo lo spettacolo ma anche qualche svarione in più. Le difese si sono aperte in più punti ed occasioni, e con le squadre più lunghe si sono perciò creati varchi, laddove hanno potuto infilarsi nell'ordine Insigne, Kalinic ed Higuain. Cosicché qualcuno nel reparto arretrato ha peccato di più e altri un po' meno, col risultato che fare buona guardia nel secondo tempo non sempre è stato possibile.
La battuta d’arresto della Fiorentina non la ridimensiona: i viola cercavano la settima vittoria in campionato su otto gare, dato storico, e il sesto successo di fila in campionato. L’approccio della Viola alla gara è da capolista che sente di esserlo: palleggio veloce, aggressività, non ci sono azioni da gol a raffica, questo no, ma il pallino del gioco ce lo ha il professor Paulo Sousa.
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