stampa

Stadio: Gomez, oltre c’è la fine dell’avventura a Firenze

Aspettando Mario Gomez, più o meno come Vladimiro ed Estragone aspettavano Godot – scrive Stadio -. Sulla scena, invece dell’albero dell’opera di Beckett che scandiva il tempo con la caduta …

Redazione VN

Aspettando Mario Gomez, più o meno come Vladimiro ed Estragone aspettavano Godot - scrive Stadio -. Sulla scena, invece dell'albero dell'opera di Beckett che scandiva il tempo con la caduta delle foglie, ci sono i tanti, troppi gol falliti dal tedesco. E dire che, dalla fine di gennaio, dopo la doppietta all'Atalanta, seguita a distanza di quattro giorni dalla rete alla Roma in campionato e poi ancora dallo 0-2 ai giallorossi nel quarto di finale di Coppa Italia, erano tornati sorriso e convinzione. Fuochi di paglia, così come le reti che sono seguite. Anche a Udine. A cancellare il peso della sua presenza-assenza, in termini di realizzazioni e punti, da aprile ad oggi, ci sono riusciti in pochi: Diamanti e Salah contro la Sampdoria, Babacar con la Dinamo Kiev nel quarto d'andata.

E la Fiorentina ne ha fatto le spese con un tracollo incredibile. E' stato un lampo pure il suo gol agli ucraini al Franchi. Poi il vuoto, tamponato, per quanto possibile, da Gilardino e Ilicic. Montella lo ha pure centellinato: 17 minuti contro il Cagliari, 71 con la Juventus nel turno infrasettimanale, 0 col Cesena e ancora 79 l'altra sera al Pizjuan. Ora Gomez deve segnare per puntare ad andare altrove, perché altrimenti la Fiorentina perderà due volte, anche con una minusvalenza a bilancio. Ha 23 giorni e un miracolo da portare a compimento per cambiare la sua storia. E per far arrivare, stavolta sì, davvero Godot.

REDAZIONE

Twitter: @Violanews