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Stadio- Effetto Sousa: e così Paulo divenne Messere

L'articolo di Rialti per Stadio sulla fulminea ascesa del portoghese

Redazione VN

Non aveva neppure firmato il suo accordo con i Della Valle che sul lato della porta principale del celeberrimo Bar Marisa mano ignota aveva scritto: «Paolo Sousa gobbo di m.». Poco tempo e adesso il tecnico portoghese è praticamente diventato il Messere per eccellenza, il nuovo Lorenzo, appunto Magnifico- scrive Alessandro Rialti sul Corriere dello Sport Stadio.

Esempio, a Lisbona un'ora prima della gara abbiamo incontrato il direttore generale Rogg e il socio di massima esperienza totale del CdA viola, l'avvocato Montagna. Gli abbiamo chiesto: «Sousa vi ha detto qualcosa delle scelte per la gara che sta per iniziare?». Entrambi all'unisono: «Assolutamente niente». E porte chiuse pure ai responsabili tecnici, tipo il ds Pradè. Il Centro sportivo viola è diventato una sorta di Guantanamo. Eppure, pubblicamente, Paulo è l'uomo che ha riaperto le porte ai tifosi per vedere gli allenamenti.

E' assolutamente simpatico e pronto a risponderti ad ogni domanda. Magari la risposta ti trapassa il cervello lasciando un vuoto terrorizzante, ma la colpa è tua e solo tua. E' bravo, affascinante e indiscutibilmente intelligente. Ride meno di Montella, rilascia minori battute? Forse, ma a ben guardare ha ironia tagliente. Non regala spettacolo e gioco come Vincenzino? Vero, ma è in testa alla classifica in campionato, cosa che non era riuscita a nessuno nell'era dellavalliana. Non è amato come Cesare Prandelli? Probabilmente sì, ma nessuno si sogna più di dirgli «gobbo» anche perché di ex juventini è piena la storia recente, e positiva, della Fiorentina. Ricordando appunto Prandelli, ma anche Di Livio, Buso, Torricelli, Mutu, eccetera. Forse non vive la città come gli illustri predecessori, però ha un modo di sedurre Firenze che alla lunga potrebbe diventare ancor più solido. Una cosa è certa: sta inanellando risultati che neppure il Trap. [...]