Grande talento, ma anche grande utilità. Federico Bernardeschi è il camaleonte che ogni allenatore vorrebbe. Il Corriere dello Sport - Stadio in edicola stamani analizza la parabola ascendente del n° 10 viola in questa stagione. E anche se Paulo Sousa con lui ha usato prima di tutto frasi severe, poco dopo ha riconosciuto le sue rare qualità soprattutto considerando quanto sia funzionale nelle varie zone del campo. Dal «Lo vedo confuso» a «E’ talmente forte che nel suo futuro avrà club con ambizioni maggiori della Fiorentina», il talento di Carrara si è ufficialmente affermato in pochi mesi.
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Stadio – Bernardeschi non è più confuso. Ora Sousa non ne può fare a meno
Cresciuto dopo un avvio stentato, ora è imprescindibile come esterno nel 4-2-3-1 viola. Attirando su di sé l'interesse del Chelsea di Conte
Lo cercano le società più importanti d'Europa, piace particolarmente ad Antonio Conte che vorrebbe portarlo in Inghilterra, anche se lui non ha mai escluso la possibilità di poter diventare una bandiera a Firenze. Sousa, sopratutto nell'ultimo periodo, lo ha utilizzato maggiormente è quella di esterno alto a sinistra nel modulo 4-2-3-1 ed è anche quella da cui sono arrivati i maggiori risultati di squadra e individuali: sette gol e un assist. Spiccano le due doppiette realizzate a Cagliari e a Empoli, e dopo tante panchine ad inizio anno, Sousa adesso riesce raramente a tenerlo fuori dall'undici titolare utilizzandolo indistintamente a destra o a sinistra, ma anche da trequartista come in Europa nel doppio confronto con il Qarabag o in campionato a Milano con l'Inter.
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