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Squadre B, ecco come fanno all’estero

Il Corriere Fiorentino, a margine dell’intervista con Eduardo Macia (LEGGI QUI), sviluppa uno dei temi affrontati dal dirigente della Fiorentina, cioè il sistema delle squadre B dei grandi club che …

Redazione VN

Il Corriere Fiorentino, a margine dell'intervista con Eduardo Macia (LEGGI QUI), sviluppa uno dei temi affrontati dal dirigente della Fiorentina, cioè il sistema delle squadre B dei grandi club che sono cultura radicata da decenni in Inghilterra e Spagna, ma ormai anche in Germania, in Austria e perfino in molti paesi del Sudamerica le federazioni si sono adeguate. Ecco alcuni passaggi dell'articolo che spiega come funzionano e che vantaggi darebbero in Italia queste squadre satellite.

La formazione riserve giocano partite ufficiali in serie inferiori a quelle in cui si trova la prima squadra (per esempio il Barcellona B e il Castilla — ovvero il Real B — sono entrambi in Segunda Division e anche se promossi, non potrebbero partecipare alla prossima Liga). Per regolamento, possono far parte della squadra riserve i giocatori sotto contratto che non abbiano superato un certo limite di età, più qualche elemento di prima squadra reduce da infortunio.

In Inghilterra invece, le riserve sono in pratica i giovani Under 21 e il campionato è diviso in zone geografiche: in questo modo, i club spendono poco e fanno crescere i giovani, senza doverli girare in prestito. Ogni società tra l'altro, all'inizio dell'anno può decidere se schierare o meno la squadra riserve e durante la stagione si può riservare il diritto di prendere giocatori in prova. Rispetto alle nostre Primavera insomma, le squadre riserve giocano in campionati «veri» come la nostra serie B o C, lottando per obiettivi concreti e soprattutto rimanendo a disposizione qualora la prima squadra chiamasse. Prendete Camporese: ci fosse stata la Fiorentina B, il difensore sarebbe rimasto e ora potrebbe coprire la falla creata dall'infortunio di Hegazi. Lo stesso egiziano, così come Vecino, Wolski, Bakic e molti altri avrebbero potuto fare esperienza nei nostri campionati, senza aspettare il proprio turno in panchina.

Che la cosa all'estero funzioni d'altra parte è noto: il Barca ogni anno lancia ragazzi della cantera, il Madrid ha appena venduto Callejon e ha già lanciato Carvajal, l'Atletico ha Oliver che promette scintille, United, Arsenal nel Regno Unito sfornano talenti a ripetizione e anche in Germania e Francia stanno ormai andando di pari passo. Vista la crisi e il Ranking Uefa a picco, anche da noi si è finalmente deciso di muoversi. La Fiorentina, insieme a tutte le big, è uno dei club in prima fila: i viola puntano al modello spagnolo, ma dovranno sconfiggere le resistenze di serie B e Lega Pro, che con la creazione delle squadre B vedrebbero alzarsi il livello dei campionati e azzerarsi i premi di valorizzazione. La prossima settimana (l'Assemblea di Lega ci sarà venerdì) comunque i lavori andranno avanti, dopo che il presidente Beretta ha già sondato la volontà dei club tramite un questionario. Le partite si giocherebbero di lunedì, con in campo squadre Under 23 (con qualche fuoriquota) preferibilmente italiani, anche se le regola della UE rendono complessa l'imposizione della norma relativa alla nazionalità.