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FLORENCE, ITALY - NOVEMBER 20: Vincenzo Italiano manager of ACF Fiorentina celebrates the victory after during the Serie A match between ACF Fiorentina and AC Milan at Stadio Artemio Franchi on November 20, 2021 in Florence, Italy. (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Sul Corriere Fiorentino in edicola questa mattina troviamo un focus sulla Fiorentina vista fin qui in stagione. Fin qui, la classifica deve ancora assumere una fisionomia chiara, con i Viola che galleggiano fra le sette sorelle e le squadre di metà classifica. Certo, i progressi rispetto alle scorse stagioni sono evidenti, ma i gigliati sembrano non aver ancora i numeri per provare il bersaglio grosso. La proiezione di fice campionato dice 57 punti, gli stessi con cui Pioli arrivò ottavo nella stagione 17/18. Di fatto "per salire l’ultimo gradino e «tirar giù» dal piedistallo europeo una delle sette sorelle però (oltre al mercato) serve qualcosa in più e resta forte l’impressione (più volte confermata dallo stesso Italiano) che per viaggiare su certi ritmi i viola siano molto spesso costretti a mandare il motore fuori giri". Nasce da qui l'analisi sul netto squilibrio che c'è fra primi e secondi tempi.
Sul banco degli imputati, poi, ci finisce anche una fase offensiva non sempre convincente in tutto e per tutto. Nelle prime 10 posizioni, infatti, la Fiorentina è penultima davanti alla Juve per quel che riguarda le reti segnate. Ventuno gol fatti di cui undici dal solo Vlahovic, troppo poco per un tecnico come Italiano che fa della mentalità offensiva il suo mantra.
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