Giocano sempre gli stessi dal 22 novembre (secondo tempo contro l’Empoli) e da tempo Sousa ha già fatto capire quali idee abbia sul concetto titolari/riserve. Pochi equivoci possibili, anche avendo un modestissimo QI a disposizione. La scelta - scrive Angelo Giorgetti su La Nazione - di puntare sugli stessi, superusati interpreti a tre giorni dalla partita di Palermo ieri sera non ha pagato. Lazio troppo tosta per non sfruttare l’occasione. Sousa è stato coerente con se stesso e probabilmente con la squadra, sottoponendosi a rischi forse calcolati nonostante Ilicic fosse a mezzo servizio. E sappiamo quanto sia stato importante Ilicic per questa squadra, non solo a Palermo, per scagliare i lampi che accecano le partite. Sousa ha messo in onda una replica viola sapendo di avere carburante limitato, ma contando sulla grandissima coesione di un gruppo con valori superiori alla media. Rischi calcolati in nome dell’impianto di gioco, la vera forza della Fiorentina. E’ stata questa la scommessa rischiosa di Sousa, che ancora una volta ha rinunciato a interpreti finora poco calati nel sistema di gioco, a cominciare da Babacar, ignorando al momento del bisogno anche gli altri ‘specialisti’ a disposizione (a destra Gilberto e il comunque riciclato, ma già utilizzato Rebic).
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Sousa ha scelto i titolarissimi, gli stessi dal 22 novembre
Dopo il ko con la Lazio, Sousa ha usato toni diplomatici sul tema del mercato
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