Sousa e l’altra Fiorentina: riecco Babacar e Zarate, talenti in bilico perenne

L'articolo di Benedetto Ferrara su La Repubblica di oggi

Stavolta Sousa le carte se l’è giocate davvero tutte. Un’altra mezza stecca in casa, in questo caso contro una squadra che corre con impegno verso la B, avrebbe generato turbolenze e mal di pancia ai confini della colica. Nessuno avrebbe cacciato Sousa, ma la sua formazione surreale e la prova mediocre della squadra (al netto di decisioni arbitrali ancora una volta imbarazzanti) avrebbero dato il via a una settimana di burrasca. Benedetti i due ragazzi, che con un assist e un gol hanno raddrizzato una partita che stava seguendo il copione di tante altre partite passate recentemente dal Franchi. Maurito e Baba, un desaparecido e una lussuosa riserva.

Due attaccanti considerati il giusto dal tecnico ma pronti a salvargli la faccia per rispetto della maglia con cui giocano. Baba col viola c’è cresciuto e non se lo dimentica. Lui cerca una squadra in cui sfondare ma forse ha capito che quella squadra potrebbe essere la Fiorentina. Non subito subito, ma basta avere qualche grammo di pazienza. Le statistiche dicono che il senegalese ha segnato un gol più o meno ogni 100 minuti giocati. Numeri importanti. Avrebbe davvero senso venderlo all’estero per dieci milioni di euro? Corvino a Baba ci crede da sempre. Infatti gli ha anche fatto capire che questa stagione per lui potrebbe essere determinante. Crescere alle spalle di una vecchia volpe come Kalinic in realtà è una fortuna. Sousa intanto gli ha lanciato un messaggio chiaro: le due punte non saranno mai una consuetudine ma se capita l’occasione niente è precluso. (...)