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Sousa e la dimensione della sua Fiorentina

Un processo di arricchimento tattico e psicologico, una nuova filosofia che coinvolge tutti, dalla società ai tifosi, dalla squadra ai giornalisti

Redazione VN

Due sconfitte in quattro giorni - scrive La Repubblica -. Prima il Napoli in campionato, poi il Lech in Europa League. Due squadre diverse, due partite diverse. Stesso risultato, però. E qualcuno inizia già a farsi delle domande sul potenziale della Fiorentina e sulle sue ambizioni. Domande a cui ieri ha risposto con chiarezza Paulo Sousa: la Fiorentina non è progettata per lo scudetto, ma può giocarsela con tutti.

Quindi nessun dramma se perde con il Napoli o contro il Lech. Certo è che la partita di stasera contro la Roma (ore 18) è un bel banco di prova. Il progetto Fiorentina è chiaro. In Serie A ci sono squadre che hanno bilanci più importanti e sul mercato hanno speso il triplo. Hanno entrate e strategie diverse. Puntano allo scudetto oppure alla Champions, pensano in grande.

La squadra viola è su un’altra dimensione, ma Sousa sta lavorando per creare una mentalità vincente. Nessun obiettivo dichiarato (il minimo è l’Europa League, comunque), grande orgoglio e voglia di stupire. Una dimensione senza troppe pressioni, per una squadra che oggi si gode il primo posto e domani potrebbe doversi accontentare del quarto o quinto posto.

Un processo di arricchimento tattico e psicologico, una nuova filosofia che coinvolge tutti, dalla società ai tifosi, dalla squadra ai giornalisti. Ora, però, testa solo alla Roma. Idee chiare e possesso palla, ieri la Fiorentina ha lavorato proprio su questo aspetto. L’obiettivo è schiacciare il più possibile i giallorossi dentro la loro metà campo. La Roma sogna il sorpasso.

E anche quelle che stanno dietro sono pronte ad approfittare di un eventuale passo falso dei viola. Viste le partite in programma, stasera potrebbe esserci una bella rivoluzione in classifica. Ma anche questo è solo un dettaglio nel percorso di crescita della Fiorentina. Che per la prima volta si troverà difronte Mohamed Salah, il grande traditore.