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Song Hyok Choe: niente favola viola

Il nordcoreano ha lasciato dopo 4 mesi, 4 partite e neanche un gol

Redazione VN

Lo straniero più esotico del nostro calcio ha lasciato dopo 4 mesi, 4 partite e neanche un gol: la Fiorentina - scrive La Gazzetta dello Sport - ha mollato il 18enne nordcoreano Song Hyok Choe, che a marzo ha ricevuto il transfer e a luglio la lettera di svincolo. Un anno fa il leader di Pyongyang, Kim Jong-un, sapendo che difficilmente i ragazzi del 1998, qualificati per il Mondiale Under 17 del novembre 2015, avrebbero fatto passi avanti confrontandosi solo nel modesto campionato locale, li ha spediti in Italia. Ritiro in Umbria, tante amichevoli, una con la Fiorentina, che ha avviato una complicata procedura per il tesseramento di Choe. Che richiedeva, tra le altre cose, la maggiore età, raggiunta a febbraio.

L’avventura di Choe è però durata solo 4 spezzoni di partite e una mezza dozzina di panchine, ma a Firenze contavano di valutarlo nel 2016-17: avevano messo in conto qualche mese di apprendistato per questo attaccante esterno rapido e bravo nell’uno contro uno, tutto da costruire come movimenti di squadra. Il classico talento che non aveva avuto maestri e compagni all’altezza.

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In realtà Choe – che piaceva anche all’Inter – era tesserato come «giovane di serie», quindi non percepiva uno stipendio. Come a dire che la Fiorentina – che non commenta ufficialmente il suo addio – non aveva certo finanziato un regime sotto embargo. Ma prima o poi, se l’esterno avesse cominciato a segnare, il problema del contratto si sarebbe posto. Piuttosto che addestrare un talento grezzo che non avrebbero potuto contrattualizzare, hanno preferito lasciarlo libero.