(...) Fiorentina-Siviglia si presenta un po’ come il derby del flamenco. Quante similitudini. Due club che hanno una rinomanza internazionale quasi superiore a quella nazionale. Due società che hanno attraversato all’alba del XXI secolo una crisi economica devastante dalla quale sono uscite più forti di quando vi erano entrate.
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Siviglia-Fiorentina, il derby del Flamenco tra molte similitudini
Montella e Emery, due allenatori che vedono il calcio allo stesso modo. I due club a livello europeo…
Due allenatori che vedono il calcio quasi allo stesso modo, anche se di estrazione molto diversa: Montella è stato un campione, Unai Emery una mezza pippa. Eppure i principi di gioco sono simili. Stessa rotazione, a volte esagerata, di giocatori. Stessa continua variazione di moduli. Per Emery solo la difesa a quattro è un dogma quasi indiscutibile, il resto invece dipende dalle circostanze. «Mendalidad ganadora», mentalità vincente, è la sua idea forza e anche il titolo di un suo libro.
La sua filosofia di vita applicata al pallone ruota intorno a concetti come «il noi deve sempre superare l’io», «bisogna trovare equilibrio fra ragione ed emozione», «un talento non è tale se non si basa su tre t: talento, trabajo, tenacidad». Ha coniato anche un neologismo che lo ispira: «serempatia», la sintesi fra «serendipità» (la capacità o fortuna di fare inattese scoperte per caso) ed «empatia» (...) Il derby del flamenco è l’ultimo passaggio obbligato per poter arrivare al derby d’Europa con il Napoli. Pochi dubbi infatti che gli uomini di Benitez buttino fuori dalla festa gli imbucati del Dnipro. Sarebbe il coronamento di un sogno. Oltre che un meritato premio alle due squadre italiane che negli ultimi anni sono state di gran lunga e con una certa continuità le più europee di tutte. .
Gianfranco Teotino - Corriere Fiorentino
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