Sul Corriere Fiorentino troviamo la storia di Simone Carta, nato a Firenze nel 1993, di professione cuoco. È lui che prepara le prelibatezze culinarie per i giocatori della Fiorentina, un incarico di grande responsabilità perché l'alimentazione per una squadra di calcio di serie A ha alcuni parametri che non si possono assolutamente ignorare e che in parte possono anche limitare l'inventiva e la genialità di uno chef. Difficilmente, infatti, Pepito Rossi, dopo aver finito l'allenamento, troverà sul tavolo una delle specialità della casa, “Insalata di astice, burrate e mela verde”, un piatto di alta cucina che potrebbe invece gustare Paulo Sousa.
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Simone, il Master Chef della capolista
La storia dello chef viola: quante responsabilità!
E l’importanza di questa collaborazione tra staff tecnico e cucina si vede anche in occasione delle trasferte europee, dove i cuochi italiani sono assoluti protagonisti. Loro compito è controllare di persona le strutture alberghiere e i ristoranti, assicurarsi che tutto sia pronto per l’arrivo della squadra e curare l’alimentazione (la bresaola e il parmigiano non mancano mai) durante la permanenza dei giocatori. Una grande responsabilità anche per lo chef Carta, giovane, competente e capolista. Perché un po’ del merito per quello che sta facendo la Fiorentina in campo va necessariamente anche a lui e alla sua cucina. Stellata e prima in classifica. Anche tra i fornelli.
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