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Sfida a Fatih, imperatore a Firenze (per 6 mesi)

Non è poi così difficile essere ricordati con affetto a Firenze: bastano tre o quattro pennellate d’autore ed il gioco è fatto. Prendiamo Fatih Terim, un amico che tra poco …

Redazione VN

Non è poi così difficile essere ricordati con affetto a Firenze: bastano tre o quattro pennellate d'autore ed il gioco è fatto. Prendiamo Fatih Terim, un amico che tra poco più di una settimana la Fiorentina ritroverà come avversario nella gara contro il Galatasaray. Fatih fu il re incontrastato della città per una quarantina di giorni, più esattamente dal 10 dicembre 2000 al 21 gennaio 2001. Successe di tutto in quelle strabilianti settimane e quel tutto fu talmente tanto che i tifosi hanno poi perso la percezione del dopo.

Improvvisamente la prima formazione viola post-Batistuta si mise a giocare a calcio in modo straordinario: Rossitto si metteva a scartare tre avversari a centrocampo, mentre per Bressan si parlava di Nazionale. In cinque partite la Fiorentina vinse quattro volte, pareggiando a Torino contro la Juve per 3 a 3. Prima di quella striscia straordinaria c'era stata una bruttissima eliminazione causa presunzione in Coppa Uefa contro i modesti austriaci del Tirol Innsbruck e, forse per farsi perdonare, lo show di Terim alla seconda giornata di campionato sotto il diluvio nella gara interna contro la Reggina. A 4 minuti dalla fine la Fiorentina stava perdendo clamorosamente per uno a zero, ma prima Nuno Gomes e poi Leandro riuscirono a rovesciare il risultato. Terim schizzò fuori dalla panchina come una molla, o come Malesani a Udine nella famosa esultanza fuori ordinanza in pantaloncini corti nel 1997, e completamente fradicio andò sotto la Fiesole impazzita di gioia. (...)

David Guetta - Corriere Fiorentino