Tutti per Mario. Con Babacar che ha già chiuso la sua stagione, con Pepito Rossi che non l’ha ancora cominciata e con Gilardino fuori dalla lista di Europa League non resta che lui, Supermario Gomez. Strana storia quella dell’ex stella del Bayern Monaco. Salutato al suo arrivo come l’eroe che avrebbe regalato a Firenze il terzo scudetto e ora sopportato a fatica da tutto il pianeta viola. Montella, naturalmente, continua a spendere parole dolci come il miele per il bomberone tedesco. Non potrebbe fare altrimenti. (...)
stampa
Serve un Super Mario per il sogno Fiorentina
Il centravanti tedesco potrebbe lasciare Firenze: Premier League o Liga le destinazioni preferite
ESAME CHIAVE Anche Gomez si gioca molto in questa notte europea. Il centravanti tedesco ha capito che tra un paio di mesi potrebbe fare le valigie. E allora la Coppa è l’occasione giusta per ricordare ai suoi vecchi ammiratori che lui resta un fior di bomber. Il matrimonio con la Fiorentina non ha funzionato un po’ a causa dei tanti infortuni e un po’ perché il calcio spagnoleggiante di Montella mal si sposa con le sue qualità di cannoniere. Di cross giusti ne sono sempre arrivati pochi. Ed era tutto più facile con Ribery e Robben ai suoi fianchi. Supermario il prossimo anno potrebbe tornare in Bundesliga oppure, e questa sarebbe l’opzione che preferirebbe, potrebbe spostarsi in Premier League o in Liga. Ma non sarà facile trovare una società disposta a garantirgli più di quattro milioni di euro di ingaggio netto a stagione oltre ai dieci milioni che la famiglia Della Valle chiede per il suo cartellino.
QUOTA 40 Prima, però, viene l’Europa League e il quarto di finale contro la Dinamo Kiev. Una rivale che resta temibile. Supermario nelle Coppe è fermo a 39 gol. Il suo obiettivo è segnare la rete numero 40 per aiutare la Fiorentina a conquistare la semifinale e per superare nella classifica dei cannonieri di Coppa tedeschi il totem Rummenigge. Le motivazioni per tornare quello di un tempo ci sono. E sono forti. In più Supermario potrà contare sul sostegno di Salah. Che non ha i movimenti di Ribery e Robben ma che ha sempre cercato di proporsi come trampolino di lancio per il compagno di squadra. Il Messi d’Egitto è pronto a regalare assist al suo compagno in crisi di gol. La difesa della Dinamo Kiev, tra l’altro, non sembra invulnerabile. Nella gara d’andata ha retto solo perché, dopo il gol del vantaggio, ha proposto un mega catenaccio a difesa della propria porta. Stavolta la squadra di Rebrov dovrà rischiare qualcosa per capovolgere l’1 a 1 da cui si riparte al Franchi e che la vedrebbe eliminata in virtù del gol segnato da Babacar a Kiev. Dovrà concedere spazi agli attaccanti viola. Supermario non chiede di meglio. Gomez è pronto a consumare la sua rivincita. E spera di risentire intorno a sé al fischio d’inizio quel calore che gli regalarono 25.000 tifosi viola il giorno del suo sbarco allo stadio Franchi.
La Gazzetta dello Sport
© RIPRODUZIONE RISERVATA