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Se l’avversario è il campo…

Quest’anno i viola hanno sofferto i terreni pesanti

Redazione VN

La Fiorentina tocca ferro e prova a sfatare un piccolo grande tabù. La neve caduta copiosamente in questi giorni a Bologna, renderà il campo del Dall'Ara molto pesante, un particolare che certo non può far sorridere i viola, abituati a sviluppare la propria manovra giocando il pallone a terra e in velocità. Per la squadra di Montella, formata per lo più da calciatori tecnici, il massimo è un campo simile a quello del Franchi, che anche quando piove tiene bene e non crea grandi problemi al gioco della Fiorentina (vedi vittorie sotto la pioggia contro Lazio e Atalanta).

Sopratutto in trasferta, da questo punto di vista i precedenti in questa stagione non sono incoraggianti. Alla seconda di campionato al San Paolo la Fiorentina perse due a uno, andando incontro alla prima sconfitta e lamentandosi per le cattive condizioni del terreno. Lo stesso tecnico partenopeo Mazzarri a fine gara riconobbe che quello era «un campo indegno» (era stato devastato da fungo), divenuto troppo sabbioso. Anche Montella fece presente la difficoltà dei viola nel giocare in un campo del genere. In quel caso le condizioni erano quasi al limite della praticabilità, ma un problema simile la Fiorentina lo ha ritrovato anche in seguito. Ad esempio a Verona a metà ottobre contro il Chievo, quando i viola pareggiarono 1-1 infuriandosi per la direzione di gara di Guida: «Gli episodi ed il campo pesante non ci hanno aiutato», spiegò l'aeroplanino al termine della gara. 

All'Olimpico invece, a dicembre ecco ripresentarsi il problema: contro la Roma, quando arrivò la sconfitta per 4-2 che mostrò anche alcuni evidenti errori della squadra (gli sbagli di Viviano ma pure quelli complessivi della squadra che concesse troppo ai giallorossi). A fine partita Montella disse: «Abbiamo sbagliato qualcosa sia in attacco che in uscita dalla difesa anche per un campo pesante e sabbioso». Nel 2013 invece a Catania la Fiorentina dopo un buon avvio di gara, calò alla distanza finendo col perdere: tra i motivi di quel ko ci fu probabilmente anche il campo in condizioni non eccezionali che costrinse i viola a sviluppare la loro manovra in modo meno efficace. Fin qui le esperienze del recente passato. A Bologna la Fiorentina dovrà dimostrare di aver imparato anche questa lezione.

Corriere Fiorentino