Vi proponiamo un estratto dell'articolo del sociologo e scrittore Pippo Russo per Repubblica. Nel pezzo si parla dell'iniziativa della Fiorentina di telefonare ai tifosi per portarli allo stadio.
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Se il “call center” dei Della Valle chiama a raccolta contro il flop
L'analisi dura di Pippo Russo: "Forse nelle stanze della società viola dovrebbero chiedersi perché mai ci si sia ridotti alle tattiche da call center"
Scrisse una volta Mario Melloni alias Fortebraccio, mitico corsivista dell’Unità, che al Partito Liberale per mobilitare i suoi elettori bastasse fare un giro di telefonate. E non so che idea si siano fatti gli strateghi del marketing della Fiorentina (che da sempre formano la sezione più metafisica dell’organigramma societario), riguardo allo stato dei rapporti fra la squadra viola e il suo popolo. Ma vien da pensare che la vedano parecchio cupa. (...) Forse nelle stanze della società viola dovrebbero chiedersi perché mai ci si sia ridotti alle tattiche da call center per avere i tifosi allo stadio. Circostanza inaudita per chi ricorda quel tempo in cui, a chi chiedeva se fosse possibile abbonarsi in Fiesole, veniva proposto di mettersi in lista d’attesa nell’eventualità che qualcuno degli abbonati schiattasse (e non è una battuta).
Ma una chiamata della Fiorentina che vi solleciti a andare allo stadio, chi se l’aspetterebbe mai? E pensate a quale spettacolo s’avrebbe se all’altro capo del telefono ci fosse Pantaleo Corvino che prova a pronunciare la parola “Mönchengladbach”. Ci si potrebbe fare i file audio, da distribuire in regalo con una pennetta Usb per la prossima campagna abbonamenti annuale. Quando il Call Center viola verrà mobilitato un’altra volta per combattere il rischio degli spalti vuoti. E sempre che non siano troppi i tifosi che si rivolgano al Registro delle Opposizioni.
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