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Scudetto ’82, Mattei: “Non parlo, voglio vivere sereno”

«Non insista, voglio vivere sereno». Da Macerata la voce di Maurizio Mattei arriva decisa perchè lui, di quel pomeriggio del 16 maggio del 1982 al Sant’Elia vorrebbe cancellare anche il …

Redazione VN

«Non insista, voglio vivere sereno». Da Macerata la voce di Maurizio Mattei arriva decisa perchè lui, di quel pomeriggio del 16 maggio del 1982 al Sant’Elia vorrebbe cancellare anche il ricordo. «Sono ormai fuori dai giochi e voglio stare tranquillo così. Non mi metta in difficoltà». Pur insistendo, per cercare di capire il perchè questo silenzio forse imbarazzato, l’arbitro di quel Cagliari-Fiorentina, che decise lo scudetto a favore della Juventus, chiude l’argomento in maniera netta, stavolta prendendo il piglio deciso di quando fischiò quella presunta interferenza di Bertoni sul salto a vuoto del portiere sardo Corti. «Non mi faccia neppure una domanda sull’argomento, perchè tanto non le risponderei. Buongiorno». Nonostante siano passati 30 anni la sua decisione resta sempre un mistero. In fondo, sarebbe bastato poco per allontanare definitivamente le nubi feroci del sospetto. Sarebbe stato più apprezzabile spiegare che per lui la carica al portiere era fallosa. Senza tentennamenti. Oppure semplicemente dire ‘scusate ho sbagliato’. Sbagliano gli arbitri che ora sono addirittura sei in campo supportati, inutilmente, da mille tecnologie. Potevamo non prendere la decisione giusta anche all’epoca.

Niente, invece. «Noi non possiamo parlare», ha cercato di giustificarsi ad inizio telefonata, anche se Mattei dal luglio del 2009 non ha più incarichi ufficiali all’interno del mondo arbitrale. Forse il retroscena raccontato da Ranieri Pontello vale più di un discorso intero (LEGGI QUI).

La Nazione