Così Mario Sconcerti nel suo editoriale sul Corriere della Sera: “L’Inter pareggia a Firenze una partita arrivata a 13 minuti di recupero, mai visto in tanti anni una cosa del genere, con sei gol, due rigori e un calcio dominato dal vento. Almeno 10 minuti effettivi persi a guardare la Var ribaltando quasi tutte le decisioni originali. Una partita molto emotiva, quasi soltanto fisica, inutile da decifrare tecnicamente. Poteva finire in qualunque modo”.
Un po’ Batistuta e un po’ Adriano, ma anche Vargas e Mutu. Muriel come i grandi campioni viola
Amoruso: “Prendiamoci questo rigore inesistente. Pjaca dentro per disperazione”
EMBÈ. CHE RIFLESSIONE ARGUTA QUASI COME QUANDO HA DEFINITO FAVORITA LA JUVE CON L’ATLETICO E POI SI È RIMANGIATO TUTTO.!!! FORZA VIOLA SEMPRE ANCHE SE NEMO PROPHETA IN PATRIA
beh lo ha detto anche pioli ierisera…. il calcio è cambiato rispetto a 10 anni fa… falli che 10 anni fa non venivano fischiati perché lievi e ininfluenti oggi vengono fischiati, quindi ci sono più episodi. una volta le moviole alla tv erano più approssimative quindi ci si fidava di più della sensazione dell’arbitro, ora con immagini sempre più chiare è giusto che si usi il var, ma questo implica tempo per poterlo utilizzare. sconcerti scopre l’acqua calda. come tutto anche il calcio cambia, ne in bene ne il male. cambia e si evolve come tutte le cose.
Vediamo di non farlo cambiare in peggio, a tratti sembra Basket, che poi in Inghilterra Spagna Germania non arbitrano mica così, siamo alla disperazione totale, questo perché si è fatto a gara del più disonesto e perché purtroppo la var non può cambiare la forma mentis delle persone che gestiscono il calcio