Stefan Savic, domani tocca a lui. «E’ fortissimo» gridava Pradè al telefono mentre spediva Nastasic al City in cambio di 16 milioni (più bonus) più il cartellino del centrale montenegrino ex Partizan, come l’amico Jo Jo. Una operazione che ha scatenato brindisi a ripetizione: brindava la Fiorentina, che ha trovato i soldi per chiudere il mercato della rivoluzione in attivo di un bel po’. Brindava Mancini, che voleva Nastasic a tutti i costi. Brindava la coppia Ramadani-Berti, che aveva messo a segno il doppio colpo, premio di consolazione (si fa per dire) in cambio dello stop alla cessione di Jovetic. Tutti contenti, insomma. Che vuoi di più? Ma questo è il passato. Prossimo, ma sempre passato.
stampa
Savic, domani tocca a te
L’articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica
Quello che interessa ai tifosi è capire chi è Savic, un ragazzo (miglior giovane calciatore montenegrino nel 2009) del ‘91 con una referenza impeccabile, cioè i 9 milioni di euro spesi dal City per portarlo in Inghilterra. Uno pensa: vabbè che gli sceicchi non hanno il braccino, ma mica li butteranno via i soldi. E allora benvenuto Savic, ragazzone tostissimo che non entusiasmava il Mancio, innamorato della classe cristallina di Nastasic (attualmente un po’ sotto accusa in Inghilterra per qualche prestazione sotto la media), difensore bello a vedersi e bravo a giocare, oltre che a marcare l’avversario. Savic è uno che ama distruggere e, soprattutto, uno che di testa è capace di tutto, non a caso l’unico gol messo a segno in Inghilterra (su undici presenze) è figlio della sua elevazione.
Dicono che Montella sia molto felice di Savic, che nonostante la giovane età mostra una personalità di un certo livello. Certo, non è Nastasic, ma non dovrebbe farlo rimpiangere, soprattutto se a gennaio, con i soldi incassati dalla cessione del talento serbo, Pradè e Macia riusciranno a prendere una prima punta di livello, ovvero ciò che manca alla Fiorentina per essere una squadra completa. Ma da qui ad allora di strada da fare ce n’è parecchia. E se domani la novità in attacco sarà El Hamdaoui, in difesa ecco che, grazie alla squalifica di Gonzalo Rodriguez (quello che dei tre ha i piedi migliori), appare Stefan Savic. E, mentre esplode la polemica a distanza tra Mencucci e Giovanni Galli (roba intrigante come una sfida della terza divisione del campionato di pallamano malese) e Montella cerca di capire se Pizarro potrà essere della partita (affaticamento muscolare ma dovrebbe farcela), la Fiorentina prepara una partita importante per riprendere quota in classifica, una classifica che non rappresenta né il gioco della squadra e né l’entusiasmo ritrovato dei tifosi. Insomma, serve una vittoria. Punto.
Benedetto Ferrara - la Repubblica
© RIPRODUZIONE RISERVATA