Aggrappato alla matematica. Beppe Sannino non intende mollare. Nonostante la sconfitta di mercoledì con l'Udinese e il -4 dal Genoa. Il Palermo vuole giocarsela con la Fiorentina, provare a stupire e in caso positivo vedere che succede a Marassi tra il Grifone e l'Inter. «Non sono molto ferrato in matematica, ma non ci rimane altro - spiega Sannino -. Arrivato a questo punto il mio compito è quello di fare alzare la testa ai giocatori, devono sapere di avere le sorti di una città tra le mani. Andremo a Firenze cercando di capire se ci sono ancora possibilità. Il calcio, a volte, può lasciare esterrefatti. C'è sicuramente scoramento per mercoledì, ma io voglio vivere da leone, sempre. Ricordo un Lecce di Delio Rossi che a due giornate dalla fine andò a giocare in trasferta credendo di esser già retrocesso. Alla fine se avesse fatto un punto in più sarebbe stato salvo. Non dobbiamo avere rimpianti».
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Sannino lancia la missione impossibile del Palermo
Aggrappato alla matematica. Beppe Sannino non intende mollare. Nonostante la sconfitta di mercoledì con l’Udinese e il -4 dal Genoa. Il Palermo vuole giocarsela con la Fiorentina, provare a stupire …
Al massimo Il pericolo è che la squadra abbia subito un contraccolpo psicologico. «Mercoledì ho visto una squadra di cui sono orgoglioso – continua -. A volte può essere fisiologico avere questo grigiore addosso, tutti ci aspettavamo il rosa come colore, però da professionisti, soprattutto i miei giocatori, devono avere la mentalità di guardare sempre avanti. Daremo il massimo».
Anche senza Ilicic che ha dovuto dare forfait insieme e Fabbrini e Boselli. Per questo dal primo minuto giocherà Hernandez in coppia con Miccoli. Niente proiezioni future con scelte di formazione improntate a verificare giocatori in chiave serie B, come chiesto in settimana dal presidente Zamparini. «C´è tempo per quelle considerazioni – ammette Sannino - pensiamo a questo campionato, mi interessa il momento. Non bisogna pensare più in là, bisogna concentrarsi sulla Fiorentina».
Regolarità A Palermo in questi giorni hanno tenuto banco le contestazioni dei tifosi granata all'indirizzo dei giocatori del Torino criticati per lo scarso impegno messo col Genoa. «Se i tifosi del Toro hanno scritto certe cose negli striscioni durante la partita col Genoa si vede che qualcosa hanno visto – commenta Sannino - ma non voglio entrare nel merito di queste cose. Dobbiamo pensare a noi e cercare di fare il possibile con quello che abbiamo. Ce la siamo giocata su tutti i campi e spero che lo facciano anche gli altri. Sono tante le squadre che devono ancora dimostrare qualcosa». Sannino, nel frattempo, è già entrato nel toto panchine per la prossima stagione. Proprio il Torino sarebbe interessato a lui per il dopo Ventura. «Io non parlo del futuro, ho un anno di contratto – taglia corto il tecnico -. Col presidente Zamparini abbiamo fissato una data a fine campionato e parleremo un pò di tutto. Sarebbe stupido farlo senza neanche sapere in che categoria saremo. Bisognerà sedersi e poi ripartire».
La Gazzetta dello Sport
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