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Sanchez e gli altri nuovi, prime occasioni. Le alternative vanno in vetrina

Sette partite in ventuno giorni. Sousa dovrà dare tregua ai titolari

Redazione VN

Sono otto personaggi in cerca d’autore. Giovani scommesse o giocatori già fatti ma in cerca di rilancio. In una parola: “alternative”. Con la speranza che - scrive la Repubblica Firenze - nel corso della stagione possano diventare qualcosa in più. De Maio, Salcedo, Milic, Diks, Olivera, Sanchez, Cristoforo e Toledo. Loro, tra i 11 volti nuovi della Fiorentina (escludiamo Tello perché in rosa anche lo scorso anno e Hagi perché giovanissimo) saranno, di fatto, l’ago della bilancia. Almeno fino a gennaio. Sapranno sostituire i titolari senza farli rimpiangere? Per avere le prime risposte non bisognerà aspettare tanto. Basta dare un occhio al calendario. Sette partite nei prossimi 21 giorni. Genoa, Paok, Roma, Udinese, Milan, Qarabag e Torino. Una gara in fila all’altra, con la necessità di far punti senza spremere troppo i “titolarissimi”. Facile immaginare insomma, che per i nuovi possano arrivare le prime, vere occasioni. Paulo Sousa ha bisogno di vederli, e gli allenamenti non bastano.

Nei primi mesi della scorsa stagione il turnover fu quasi esasperato. Probabilmente eccessivo. Ogni partita una formazione diversa, arrivando anche a nove cambi da una partita all’altra. Poi, ad un certo punto, il tecnico tirò una riga. I vari Suarez, Rebic, Verdu e compagnia furono bocciati e messi in un angolo. I primi segnali comunque, lasciano ben sperare. Prendiamo Carlos Sanchez. Arrivato tra lo scetticismo generale e già capace di essere decisivo. Venticinque minuti positivi allo Stadium, e l’esordio da titolare (con gol) al Chievo. L’impatto del colombiano è stato incoraggiante. Tanto che Sousa potrebbe confermarlo anche domani, a Marassi. Vecino, infatti, non è ancora al top. L’alternativa, arretramento di Borja Valero a parte, è Cristoforo. Un altro che, nella testa di Corvino, dovrà dare tanto. L’uruguaiano sta impressionando in allenamento, e presto anche lui avrà la sua opportunità. A proposito di uruguaiani. C’è grande curiosità attorno a Maxi Olivera. Arrivato per raccogliere l’eredità di Alonso, porta con sé l’etichetta di «unico acquisto non condiviso» tra il dg e Sousa. Giocherà già a Genova? Difficile. Più facile che domani tocchi a Milic.