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Salah, il tradimento più crudele: saranno 90′ di fischi

L'articolo di Benedetto Ferrara su Repubblica

Redazione VN

Che fine avranno fatto tutti quei selfie con Salah? Perché l’egiziano non ha mai detto di no a nessuno. Sui social la sua faccia appariva ovunque: al bar con Arianna, su Ponte Vecchio con Andrea, in piazza Duomo con Gianfranco e poi tutti gli altri. Lui esponeva un sorriso standard, l’altro l’aria di chi stava ringraziando il signore per la fortuna che aveva avuto: quella di aver incontrato l’uomo che aveva mandato dallo psicologo Padoin.

Che bravo ragazzo il Messi del deserto, pensavano tanti, mentre premevano il dito sul telefono o l’ immancabile asta da selfie. Solo che non sapevano che lui aveva già deciso di fare le valigie e di imboccare l’A1, Anche se tutti erano convinti che non avesse senso avere paura. Per una volta la Fiorentina si era tutelata (credevano i tifosi e non solo loro), e aveva rinnovato il prestito del giocatore con un bonifico da un milione inviato sul conto del Chelsea. Tutti tranquilli. Tranne coloro che frequentavano quotidianamente Mohamed Salah ( e conoscevano la sua decisione), giovane attaccante arrivato dalla premier perchè Mourinho non sapeva cosa farsene mentre lui smaniava, convinto che a un faraone la panchina stia stretta e che il suo destino luccicante fosse altrove. Così ecco il nuovo procuratore, tale Ramy Abbas. Un genio della comunicazione. Uno dotato di grandi doti diplomatiche, evidentemente.

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