Così Arrigo Sacchi descrive il girone di andata della Serie A sulle pagine della Gazzetta dello Sport:
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Sacchi elogia la Fiorentina: “Mentalità nuova”
Così Arrigo Sacchi descrive il girone di andata della Serie A sulle pagine della Gazzetta dello Sport: Termina il girone di andata ed è tempo di bilanci. Purtroppo le …
Termina il girone di andata ed è tempo di bilanci. Purtroppo le novità sono poche mentre siamo sempre più immersi nei problemi. (...) Non ci sarà un cambiamento radicale finche i club non avranno bilanci economici corretti, stadi di proprietà e investimenti maggiori nei settori giovanili. Questi tre obiettivi consentirebbero di debellare la violenza, di programmare con più pazienza e serenità, e di allontanare la teppaglia che in stadi anacronistici e inospitali si trova a proprio agio e si lavorerebbe ulteriormente per migliorare i giovani attraverso maestri qualificati e pianificazioni evolute. Però nonostante tante problematiche qualcosa si muove a livello tecnico tattico pur fra gli esoneri (7), le polemiche, le liti e gli scandali vari. Juventus, Fiorentina e Roma sono le squadre che maggiormente cercano di allargare i nostri confini: il leader per loro è il gioco, il motore che amplia sicurezze, autostima e conoscenza dei calciatori. Il talento è importante ma viene dopo la loro funzionalità e disponibilità.
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La Fiorentina di Della Valle e Montella è premiata dalle intuizioni di mercato della società e dalle idee di un giovane allenatore (Montella) che sembra uscire dal concetto italico: prima difenderci e poi vediamo. I viola sono squadra piacevole e onorano tutte le partite giocandole a viso aperto, fiduciosi del loro lavoro e sapere.
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Mazzarri e Petkovic sono allenatori assai concreti, con idee chiare e capacità gestionali elevate. Le milanesi come si poteva prevedere stanno avendo qualche problema. Il Milan che nell'ultimo decennio e forse più aveva sfruttato la generosità di Berlusconi, l'abilità di Galliani e puntato prevalentemente sulla individualità ora giustamente deve andare avanti con le proprie gambe. Il povero Allegri sta facendo i salti mortali per cambiare una squadra abituata a puntare sul singolo più che sul collettivo. È un lavoro che richiede tempo, osservatori capaci e un settore giovanile produttivo, buon lavoro. Anche l'Inter di Moratti ha sempre puntato più sulle qualità individuali che sul collettivo spendendo anche cifre elevate. Ora sembra più attenta ai bilanci, ma Stramaccioni si trova con giocatori in fase calante e con altri che faticano a muoversi collettivamente. Andrea fino ad ora ha saputo barcamenarsi con abilità e capacità gestionali ma sarà un lavoro arduo per il giovane e intelligente allenatore. Altri club e squadre stanno cercando di giocare un football più positivo e di avere bilanci corretti, buon lavoro a tutti.
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