Un mercato in prospettiva. Ma non solo. Un mercato con un paio di innesti capaci di fare subito la differenza e un altro paio da sistemare come gioielli preziosi nella cassaforte della squadra del futuro.
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Rubin, tentazione Facundo
Il russi vogliono il difensore viola, il tempo c’è perché…
Daniele Pradè traccia con orgoglio la linea che chiude il mercato di gennaio. «Siamo soddisfatti — sentenzia il ds della Fiorentina —. Abbiamo lavorato in prospettiva, senza comunque tralasciare la possibilità di rinforzare il gruppo con giocatori pronti per il presente oltre che per il futuro».
I nomi sono facili da inquadrare: Rossi e Wolski saranno un doppio valore aggiunto a cominciare dal prossimo campionato, mentre Sissoko («sono felice di essere tornato in Italia e le parole di Montella sono state decisive») e Compper risulteranno utili da subito. Il primo in veste di diga — tutta grinta — sulla linea mediana, il secondo (mancino puro) per dare la possibilità a Savic di tornare a muoversi a destra. Che così lascerà appunto a Compper la corsia opposta.
Soluzioni tattiche, queste, che Montella ha utilizzato per azionare la macchina del mercato guidata da Pradè e Macia che ancora per qualche giorno potrebbero doversi trovare a discutere del futuro di un tesserato viola. Il Rubin Kazan sembra fare sul serio quando parla di Roncaglia. In Russia il mercato chiude il primo marzo e se la proposta per l’argentino arrivasse davvero vicino ai 6 milioni di euro, potrebbero esserci gli estremi per valutare con attenzione la situazione. Fantamercato, forse, ma qualche sospetto (visto il pressing del Rubin) c’è.
La Nazione
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