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Rossi: “Regione Toscana contribuirà a comprare i defribillatori”

«La Regione è pronta a dare un contributo per comprare i defibrillatori a tutte le società sportive, e non solo a quelle del calcio, che lo richiederanno». Enrico Rossi, governatore …

Redazione VN

«La Regione è pronta a dare un contributo per comprare i defibrillatori a tutte le società sportive, e non solo a quelle del calcio, che lo richiederanno». Enrico Rossi, governatore della Toscana, fa l’annuncio in diretta televisiva, durante la trasmissione Forza viola, condotta da Elisa Sergi e Massimo Sandrelli, su RTV38, interamente dedicata, questa volta, alla drammatica fine di Piermario Morosini.

Chiamato in causa anche da Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione nazionale allenatori, e da Fabio Bresci, presidente del comitato regionale dilettanti della Federcalcio, Rossi interviene per assicurare che, da parte della giunta toscana, non ci sono problemi ad affrontare una spesa che ha uno scopo sociale primario.

Ancora il governatore: «Ricordo che nel 2009, quando ero assessore alla sanità, avevo fatto un accordo con le società della lega dilettanti per acquistare defibrillatori. Riuscimmo a farne prendere circa duecento. Ora siamo pronti ad affrontare il problema in termini più estesi. Tanto più che la spesa è minima: mi pare che questi strumenti possano costare 3.000-3.500 euro l’uno...».

Dallo studio, dov’è ospite anche il professor Giorgio Galanti, coordinatore medico della Fiorentina, viene fatto notare a Rossi che un defibrillatore di ultima generazione, di quelli «che parlano», cioè capaci di dare le istruzioni ai non medici che li usano, non costa più di 1.500 euro l’uno.

E Rossi riprende: «Mi pare di ricordare che a noi li fatturarono 3.000 euro l’uno, ma è ovvio che cercheremo di pagarli meno possibile in modo da poter soddisfare tutte le richieste che potranno arrivare. Ritengo che siano strumenti fondamentali non soltanto dopo il caso del giocatore Morosini, che mi ha colpito profondamente perché veder morire un ragazzo in diretta è sempre agghiacciante, ma anche per dare sicurezza dove si pratica lo sport dilettantistico e amatoriale»

Sandro Bennucci - La Nazione