Pepito la infilò il primo ottobre del 2011, si batteva per il Villarreal, e quel gol servì per il pari col Saragozza, era un rigore battuto col cucchiaio. Era sempre ottobre, stesso anno, giorno 26: iniziò il calvario, il legamento di Rossi saltò la prima volta e poi replicò mesi dopo (il 13 aprile 2012), in allenamento. Ieri, la notte del 26 agosto 2013, Pepito ha fatto di nuovo centro, 686 giorni dopo l’ultima volta, ed è una festa composta, col gruppo che lo sommerge, il tifo che lo esalta, e lui che allarga le braccia e accenna una corsa verso la bandierina. Non c’è rabbia, è un’esultanza liberatoria. La dedica, invece, è struggente: «Sono felice, è una grande emozione e il pensiero va a mio papà». E’ un pensiero che vola, Pepito porta il 49 sulla schiena, l’anno di nascita del padre Fernando, morto il 23 febbraio 2012 dopo una lunga malattia. Questo però deve essere un racconto di gioia, un racconto che, se contano solo i gol in A, non veniva scritto dal 2007, 13 maggio, Parma-Messina.
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Rossi: di nuovo in gol dopo 686 giorni!
Pepito la infilò il primo ottobre del 2011, si batteva per il Villarreal, e quel gol servì per il pari col Saragozza, era un rigore battuto col cucchiaio. Era sempre …
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