Sei fermati, di cui tre hanno passato la notte al commissariato prima di essere processati per direttissima e quindi rilasciati. Per uno di loro però, la brutta avventura non è finita qui perché il 28 marzo dovrà presentarsi nuovamente in Danimarca (ma potrebbe scegliere di essere processato in contumacia) per essere nuovamente giudicato.
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Rissa steward-tifosi viola, notte in cella per tre
Sei fermati, di cui tre hanno passato la notte al commissariato prima di essere processati per direttissima e quindi rilasciati. Per uno di loro però, la brutta avventura non è …
È il bilancio degli scontri avvenuti nel dopo gara di Esbjerg-Fiorentina tra alcuni tifosi della Fiorentina (tutti italiani tranne un simpatizzante viola di nazionalità finlandese) e gli steward dello stadio Blu Water Arena. Un pessimo finale, soprattutto perché sia prima che durante la partita tutto era filato liscio, con i circa 400 tifosi viola nel proprio settore a incitare la squadra di Montella e gli altri 11 mila sostenitori dell'Esbjerg che dopo l'illusione del momentaneo pareggio avevano lasciato ordinatamente lo stadio senza particolari problemi. Ma proprio al momento del fischio finale è iniziato il parapiglia tra i viola e gli addetti alla sicurezza danesi. Ad accendere la miccia è stato il lancio delle maglie da parte di alcuni giocatori della Fiorentina, un gesto normalissimo che generalmente non crea problemi.
Non in questo caso e non con gli zelanti steward danesi che hanno interpretato la ressa che si era creata a bordo campo (il settore ospiti era separato dal terreno di gioco solo con alcuni cartelloni pubblicitari) come un tentativo di invasione. Un equivoco, aggravato dal problema della lingua, che ha portato gli steward a colpire e mettere a terra alcuni dei tifosi finiti in prima linea, provocando così la reazione degli altri presenti nel settore ospiti. Ne è venuto fuori un parapiglia (i metodi degli addetti alla sicurezza danesi sono stati alquanto decisi) con i tre tifosi denunciati anche per resistenza che avrebbero risposto utilizzando anche le cinture. L'intervento degli steward arrivati da Firenze al seguito della squadra ha poi evitato il peggio, facendo in modo che non fossero coinvolti anche altri tifosi.
Serata difficile, dunque, quella di Esbjerg. Che già mercoledì era stata teatro di una rissa tra tifosi viola e danesi nel centro della piccola cittadina. Anche in quel caso, il tutto era finito in commissariato con l'arresto di un sostenitore della Fiorentina poi rilasciato dopo il pagamento di una multa. La vincente trasferta è stata così macchiata, con i tifosi viola che accusano le forze dell'ordine danesi di aver utilizzato metodi eccessivamente coercitivi. Un po' come era avvenuto anche all'inizio dell'avventura europea della Fiorentina a Grasshopper quando, poco prima della partita, alcuni sostenitori viola erano venuti a contatto con la polizia svizzera che arrivò ad utilizzare i dolorosi proiettili di gomma.
Di sicuro i tifosi italiani, dopo i precedenti molto più gravi (e inaccettabili) di quelli laziali in Polonia, non sono visti di buon occhio all'estero dove le forze dell'ordine reagiscono al primo accenno di disordine. Metodi diversi da quelli utilizzati in Italia che rendono più difficile la gestione della sicurezza anche per gli steward che arrivano dall'Italia. E che si trovano spesso a giocare una partita nella partita a volte, come a Esbjerg, fino a notte fonda.
Corriere Fiorentino
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