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Rino Marchesi: “Gomez segna grazie ai cross di Pasqual”

Il calendario dice: Fiorentina-Atalanta. E allora eccoci a parlare con un vecchio mediano che è stato due stagioni nell’Atalanta e sei nella Fiorentina, è Rino Marchesi di San Giuliano Milanese, …

Redazione VN

Il calendario dice: Fiorentina-Atalanta. E allora eccoci a parlare con un vecchio mediano che è stato due stagioni nell'Atalanta e sei nella Fiorentina, è Rino Marchesi di San Giuliano Milanese, ma da tanti anni a Sesto Fiorentino e assiduo spettatore delle partite della Viola. E' facile presumere che i tifosi più giovani sappiano poco o nulla di lui, è passato infatti tanto tempo e come si dice di solito: è la vita. Ricorderemo semmai che nell'Atalanta del '57 giocava con Annovazzi, Gustafsson, Ronzon, Zavagli. Allenatore Rigotti e poi Adamek. Nella Fiorentina cominciò nel '60. con Giuliano Sarti, Orzan, Milan, ma anche Albertosi e Gonfiantini. Allenatore? Prima Lajos Czeizler, poi Nandor Hidegkuti. Marchesi era anche un eccellente rigorista. Ricordiano il suo primo colpo in viola, contro il Padova di Pin e Blason.

Una vittoria che ricorea di più? «A Vienna, 6-2 in una serata gelida. Faceva così freddo che negIi ultimi minuti Albertosi si congelò, e così viennesi fecero due gol». A questo punto la parola di nuovo a lui per parlare della Fiorentina. Così: «E' superfluo ricordare che cosa ha fatto Gomez nelle ultime partite. Vorrei piutosto sottolineare che per il suo tipo di gioco sono importantissimi i traversoni di Pasqual dalla sinistra. Gomez è un attaccante sempre pronto in quelle situazioni. In linea generale direi che la Fiorentina è migliorata, basterebbe contare i punti che ha fatto in trasferta: e' una squadra che seguo volentier, i tanti anni passati in vilola non sono e non possono essere un banale ricordo». In viola, vogliamo aggiungere, Marchesi ha bavuto per compagni di squadra anche Dell'Angelo, detto il Suarez dei poveri, Milani, Petris, Rimbaldo, Bartù, Seminario, Canella, Pirovano, Orlando, Morrone, Benaglia, Guarnacci, Lojacono.

La Nazione